Eventi

Expo è alle porte: ecco cosa troverete dentro i padiglioni

18 Aprile 2015

Una cittadella romana di oltre un milione di metri quadri. Grande più o meno come 140 campi da calcio, si sviluppa a partire da due strade che si intersecano, il cardo e il decumano, ed è circondata da un canale lungo sei chilometri e mezzo che irriga gli oltre 200mila metri quadrati di verde.  Dentro ai quali si svolgeranno molti eventi, finalmente raccolti in un programma “quasi” ufficiale. 

Dal cardo e dal decumano, grandi viali pavimentati e ricoperti da tende che ricordano un po’ quelle di un suq, si affacciano gli 86 padiglioni fra nazionali, aziendali, regionali, tematici, gli oltre 100 ristoranti, le aree verdi e i quattro elementi simbolo di Expo Milano 2015:  la collina mediterranea, l’Open Air Theater, la Lake Arena e l’Expo Centre, che contrassegnano i punti cardinali.

Ecco cosa dovrebbero trovarsi davanti i visitatori di Expo Milano 2015: un enorme parco tematico che per sei mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, sarà la vetrina dove i 145 Paesi partecipanti, le tre organizzazioni internazionali che hanno aderito (Onu, Unione Europea e CERN) ma anche aziende e società civile, declineranno il tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”. Attraverso eventi, spettacoli, esposizioni, convegni, ma anche assaggi delle cucine di tutto il mondo.

Il sito, nella zona Nord-Ovest di Milano a circa 200 metri dal comune di Rho e 25 minuti di metropolitana (linea 1) da Piazza Duomo (qui tutti gli altri collegamenti), sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 23.00. L’obiettivo è ambizioso: confrontarsi e trovare soluzioni per garantire cibo sano e sufficiente a tutti gli abitanti del pianeta. Al momento sono 102 i Paesi che hanno presentato un specifico progetto: dalla sicurezza e sostenibilità alimentare in Senegal, alle innovazioni raggiunte in ogni anello della catena alimentare in Gran Bretagna, a come dare maggior potere ai contadini delle aziende agricole familiari, tema scelto dalla Repubblica Domenicana.

  I padiglioni

Sono invece 53 i Paesi che hanno deciso di costruire un proprio padiglione nel quale esporre tecnologie, oggetti, prodotti e merci e organizzare progetti ed eventi. Ogni nazione gestirà in modo autonomo i propri, che verranno man mano segnalati sul sito di Expo. Il tema cibo traspare bene anche dalla forma che molte nazioni hanno voluto dare al proprio spazio: dalla gigantesca pannocchia scelta dal Messico, a quattro semi appoggiati l’uno all’altro della Malesia, al giardino verticale, lungo 70 metri e alto 12, realizzato da Israele.

Altri invece, si sono focalizzati su un elemento simbolo del proprio Paese. E allora ecco che il padiglione degli Emirati Arabi richiama le dune del deserto, quello del Kuwait i Dhow, le tipiche imbarcazioni locali, mentre il Vietnam ha scelto di rappresentarsi con architetture che richiamano i fiori di loto.

Le aziende avranno un’area loro dedicata a nord est del sito. Molte saranno presenti nei padiglioni realizzati e messi a disposizione da Expo. Sei società, da Coca-Cola a Federalimentare fino al colosso immobiliare cinese Vanke, hanno invece deciso di realizzare il proprio.

  Il Padiglione Italia

Il giro del mondo attraverso i 53 padiglioni andrà in scena sul decumano, lungo circa 1 km e mezzo, mentre la partecipazione italiana sarà concentrata lungo i 400 metri del cardo. L’idea ispiratrice del Padiglione Italia, ideato e realizzato da Nemesi & Partners S.r.l., Proger S.p.A., BMS Progetti S.r.l. e Ing. De Santoli, è quella del “Borgo Italiano”, con piccole piazze, terrazze, percorsi porticati e piccoli edifici. È qui che si susseguiranno gli spazi espositivi dedicati ai prodotti regionali, alle aziende partner, tra cui Zanussi, San Pellegrino, Birra Poretti, Lavazza, i ristoranti, il padiglione della produzione vitivinicola italiana, promosso dal Ministero dell’Agricoltura, e quello dell’Unione Europea, per la prima volta presente a un’Esposizione Universale con un’area autonoma.

Il cuore del progetto è Palazzo Italia, una foresta urbana di cemento e vetro realizzata con materiali eco-sostenibili e alta 25 metri. Si sviluppa su 4 piani: gli eventi saranno ospitati al piano terra, secondo, terzo e quarto sono adibiti a  spazio conferenze. In cima ristorante e terrazza panoramica.

Il tema della partecipazione è “Vivaio Italia” e si propone di rappresentare il meglio che il Nostro Paese ha da offrire e di aiutarlo a crescere. Quindi assaggi di eccellenza, creatività e turismo, ma anche nuove tecnologie e biodiversità.

 

  E gli altri?

I Paesi che non hanno realizzato un proprio padiglione troveranno spazio nei cluster, aree espositive comuni che per la prima volta non sono stare organizzate secondo un criterio geografico (tutti i Paesi africani, asiatici ecc) ma per tema. I 9 scelti sono: riso, cacao e cioccolato, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride. Saranno dei “villaggi”, che costelleranno il sito e permetteranno a ogni Paese di rappresentare la propria storia, cultura e tradizione agroalimentare o particolarità geografica. In tutti i 9 padiglioni ci saranno mostre fotografiche d’autore: dalle fotografie di Sebastião Salgado ispirate al caffè, a quelle di Ferdinando Scianna nel cluster bio- mediterraneo, passando per i lavoro di Gianni Berengo Gardin sul riso e di Alex Webb sulle spezie.

Se il cluster del riso si ispira a una risaia, quello dedicato a frutta e legumi ricorda le pergole dei vigneti e produce giochi d’ombra propri del bosco coltivato. L’architettura del cluster del cacao fa immergere i visitatori in una giungla, lo spazio dedicato al caffè richiama le fronde degli alberi e attraverso un percorso dominato dalla vegetazione, lo racconta e lo fa degustare.

Nel padiglione cereali e tuberi sarà presente un grande camino con un forno collettivo dove si potranno assaggiare i prodotti dei paesi partecipanti, mentre quello dedicato alle spezie racconta, attraverso installazioni, eventi e degustazioni, come le differenti culture coltivano, preparano e usano spezie nella cucina, nella medicina e nei rituali socio-culturali.

Il focus del cluster bio-mediterraneo è una grande piazza che ospiterà spettacoli, mercati ed eventi: al centro quattro cucine proporranno i piatti tipici della cultura mediterranea. Il padiglione isole, mare e cibo è pensato per dare l’impressione di essere in acqua.  Sulle pareti esterne frasi d’autore,  da Omero a Conrad, da Cristoforo Colombo a Darwin e Melville, evocheranno isole, mari, viaggi. All’interno, accanto all’area eventi e ristoro, un cubo proietterà immagini sottomarine.

La struttura del cluster delle zone aride richiama invece una tempesta di sabbia nel deserto attraverso tanti cilindri semitrasparenti che pendono dal soffitto. I padiglioni, simili a pietre, si scopriranno man mano che ci si inoltra nella “tempesta”. È presente anche un’oasi con una fontana d’acqua e un mercato dove conoscere e acquistare i prodotti tipici di queste zone, che sono un quinto di tutto il pianeta.

Qui i link per navigarli in 3D: riso, cacao, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride                                                                                      

 Aree tematiche

Ai padiglioni e ai cluster si sommano poi 5 aree tematiche: quattro si trovano nella cittadella Expo, Padiglione Zero, Future Food District, Children Park e Parco della Biodiversità, mentre Arts&Foods, curato dallo storico dell’arte Germano Celant, è l’unico a essere in centro città, alla Triennale di Milano. Inaugurato l’8 aprile e aperto fino al 1 novembre, racconta attraverso quadri, sculture e altre opere d’arte storiche e contemporanee come è cambiato il rapporto tra uomo e cibo e come questo è stato rappresentato nel corso dei secoli.

Il Padiglione Zero ripercorre la storia dell’uomo attraverso il cibo con scenografie e installazioni hi tech, il Future Food District è dedicato all’alimentazione del futuro, ragionando sulla filiera alimentare, e l’acquisto e consumo di cibo. In quest’area è prevista la realizzazione del “Supermercato del Futuro”, alla cui co-progettazione collabora Coop, Official Premium Partner di Expo. Il Children Park è l’area dedicata ai bambini e alle famiglie, mentre il Parco della Biodiversità sarà un grande giardino in cui viene riprodotta la varietà di ecosistemi che si trovano sul nostro pianeta.

 I luoghi simbolo di Expo: la collina mediterranea, l’Open Air Theatre, la Lake Arena e l’Expo Centre

Sono i punti di riferimento e tra i luoghi più suggestivi dell’area.

La collina mediterranea, che con i suoi 12 metri di altezza offre una vista panoramica su tutto il sito,  è realizzata con un sistema di rampe e percorsi pedonali che portano in cima mentre si passeggia in un bosco di sugheri, lecci, cipressi e roverelle. Un uliveto poi si affaccia sulla Piazza di Slow Food e sul suo Padiglione dedicato al tema della biodiversità che si ispira alla struttura delle cascine lombarde.

L’Open Air Theater è un grande spazio dedicato a concerti, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali. È qui che dal 6 maggio al 23 agosto verrà rappresentato Allavita!, lo spettacolo che il Cirque du Soleil ha preparato sul tema di Expo. Lo spazio può ospitare fino a 11.000 persone su prato e gradinate e la copertura a protezione del palco è dotata di pannelli solari, così che le necessità energetiche dei diversi spettacoli possano essere recuperate anche dalle fonti rinnovabili.

La Lake Arena è un bacino d’acqua circondato da gradinate che possono ospitare fino a 3000 spettatori e da una piazza di 28.000 metri quadri, capace di accogliere 20.000 persone. A contorno 100 alberi disposti su tre file concentriche. Al centro un sistema di fontane e l’Albero della Vita, simbolo del Padiglione Italia ma un po’ anche quello di Expo. Trentacinque metri di acciaio e legno che si intrecciano in una spirale ispirata al pavimento della piazza del Campidoglio a Roma, realizzata da Michelangelo.

Da quanto promettono gli organizzatori, l’albero sarà scenario di oltre 1.200 spettacoli fra giochi d’acqua, luce e musica ed effetti tridimensionali.

l’Expo Center , contraltare dell’Open Air Theater, ospiterà gli eventi e le manifestazioni al chiuso. Al suo interno un’auditorium da 1500 posti, l’Open Plaza, area relax per i visitatori  aperto anche a spettacoli e performace e un’ area meeting con varie sale conferenze.

 

Il vecchio nel nuovo 

La Cascina Triulza, l’unico edificio già esistente all’interno del sito e ristrutturata per l’occasione, ospiterà nei suoi 7900 metri quadri le 13 organizzazioni della società civile presenti a Expo: da Actionaid al WWF passando per la Veneranda Fabbrica del Duomo. Ha un’area espositiva, una sezione eventi con un auditorium da 200 posti e una corte di 1700 metri quadrati, un mercato riservato ai piccoli produttori e un’area con postazione lavoro.

È il luogo riservato al terzo settore, ma anche quello in cui aziende, istituzioni pubbliche ed organizzazioni internazionali possono far conoscere le best practice messe in atto in collaborazione con le organizzazioni presenti.

Eventi

A circa dieci giorni dal taglio del nastro cominciano a delinearsi gli eventi che animeranno il sito. Chi vuole prenotare un biglietto, che fino al 30 aprile rimarrà scontato del 20 per cento, ha qualche spunto in più Da “cartellone” sono previste oltre 160 giornate, alle quali si aggiungeranno le iniziative organizzate dai singoli Paesi e ancora non disponibili sul sito di Expo, suddivise in quattro filoni: “Le giornate nazionali di Expo 2015”, “Le giornate internazionali di Expo 2015 verso la Carta di Milano”, “Women for Expo”, “Le feste di Expo 2015”.

Le 115 giornate nazionali saranno delle vere e proprie feste dedicate alle tradizioni e ai saperi di ogni Paese alla presenza di autorità e personalità ufficiali. Si parte con l’evento dedicato al Turkmenistan il 3 maggio per finire con la Guinea il 29 ottobre. In mezzo tanto spazio alla Cina: dalla giornata del turismo cinese il 22 maggio, all’evento nazionale l’8 giugno, fono alla settimana dedicata rispettivamente a Pechino e Shanghai (30 maggio- 3 giugno/ 9-13 giugno).  Per le giornate dedicate ai propri Paesi dovrebbero essere presenti Vladimir Putin (10 giugno), Angela Merkel (18 giugno), Francois Hollande (21 giugno) e Barack Obama (4 luglio)

Al centro delle giornate internazionali temi specifici correlati a Expo. Si va dalla Giornata dell’Europa, prevista per il 9 maggio, alla giornata delle famiglie (il 15 maggio) fino a quella conclusiva del 17 ottobre dedicata all’eliminazione della povertà. L’Onu sarà presente con tre eventi: la giornata mondiale sull’ambiente del 5 giugno, la giornata mondiale umanitaria, il 19 agosto, e l’evento dedicato all’alimentazione del 16 ottobre.

Le giornate Women for Expo, in programma dal 18 maggio al 14 ottobre, metteranno al centro della discussione l’accesso all’istruzione delle bambine il 3 luglio, l’imprenditoria femminile, il 7 luglio, il ruolo delle donne nell’agricoltura il 17 settembre.

Ingredienti come pane, latte, caffè, cacao, saranno protagonisti delle Feste di Expo, realizzate in collaborazione con il Padiglione Italia. Si parte il 29 maggio dall’evento sul latte per terminare il 19 ottobre con la pasta. In mezzo la festa della pizza, il 21 giugno, e la giornata dedicata al vino, il 19 settembre.

Evidenziata in rosso nei documenti ufficiali, quindi “da non perdere”, la notte bianca del cinema e del teatro prevista per il 20 giugno.

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Questo ciò che è stato promesso. Non resta che aspettare l’apertura dei cancelli.

 

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