Eventi
Diversamente Stabili, laboratorio permanente di idee sul teatro
Prosegue il viaggio tra le realtà iscritte a Puglia Off. Oggi pomeriggio vi presentiamo una Compagnia di Gagliano del Capo, Diversamente Stabili.
Diversamente Stabili è un’associazione culturale e di volontariato apartitica, aconfessionale e senza scopi di lucro, legalmente riconosciuta e regolarmente registrata, nata nel giugno del 2013 la cui particolarità risiede nella natura mista della propria compagine sociale, che vede tra i suoi associati attori, musicisti, ricercatori, psicologi e scenografi. L’associazione, fin dalla sua costituzione, è impegnata sul fronte della diffusione e della promozione della cultura teatrale e include tra le sue finalità la sensibilizzazione e la prevenzione circa le problematiche sociali relative alla solidarietà civile e sociale attraverso il costante intervenendo nelle scuole di ogni ordine e grado; la diffusione della cultura teatrale connessa ai temi della solidarietà in generale; la promozione di attività teatrali di specifico e notevole valore culturale, in particolar modo collegate alla ricerca di nuove forme di drammaturgia e scrittura teatrale.
Diversamente Stabili inoltre promuove e realizza la formazione e l’istituzione di numerosi Laboratori Espressivi Teatrali e di Teatroterapia in numerosi Comuni della provincia di Lecce, associazioni culturali e strutture psichiatriche. La costituzione di tali laboratori ha tra le sue priorità l’istituzione di corsi di avviamento all’attività artistica in genere, teatrale nello specifico, l’organizzazione di convegni e la pubblicazione di riviste e giornali con medesime priorità. Due i laboratori che stanno per partire a breve a Ruffano e a Lucugnano:
L’attività propriamente artistica e teatrale dell’associazione Diversamente Stabili si concretizza per un verso nella messinscena delle più belle e significative opere del teatro italiano, dall’altro nella costante ricerca di nuove forme di drammaturgia. A due anni dalla sua costituzione l’associazione ha prodotto spettacoli di notevole interesse sociale e culturale tra cui: Novecento di A. Baricco; Momenti di trascurabile felicità di F. Piccolo; Canto di Natale di C. Dickens; Canoe di carta di A. D’Aprile; Sogno di una notte di mezza sbornia di E. De Filippo; Antigone di Sofocle; Miseria e nobiltà di E. Scarpetta; Miles gloriosus di Plauto; Edipo re di Sofocle; Liolà di Pirandello.
Lo spettacolo iscritto a Puglia Off è “Momenti di Trascurabile Felicità”
Un respiro nella sala buia. Una voce. Poi un volto illuminato. Così prende il via “Momenti di Trascurabile Felicità”, pièce teatrale ispirata all’omonimo libriccino di Francesco Piccolo, diretta e magistralmente interpretata da Antonio D’Aprile. La voce persuasiva dell’attore apre il racconto tracciando, non senza una certa inquietudine, l’ipotesi minacciosa di uno spettacolo privo di una fine, con un pubblico intrappolato nelle proprie poltroncine per un tempo indefinito.
Poi le luci si alzano e D’Aprile snocciola piccoli piaceri inspiegabili, ma assolutamente soddisfacenti che ogni giorno mettiamo via quasi senza accorgercene. Che cos’è la felicità? Non è forse racchiusa in piccoli gesti, a volte maniacali, simili a tic nervosi che costellano le nostre giornate? Sì, e D’Aprile tra una risata e l’altra, accompagnato dalle note di Donatello Pisanello, ce lo ricorda. Ogni persona della platea può riconoscersi in almeno un “momento di trascurabile felicità”, in una piccola bugia detta senza cattiveria o in una umana meschinità. Chi non ha mai “riciclato” una bottiglia di vino? Chi non ha mai dato dei colpi al telecomando quando le batterie sono giunte al capolinea? Chi non ha mai pensato che Aleandro Baldi cantasse «non amarmi perché vivo a “Londra”»?
Momento dopo momento si finisce travolti dall’inarrestabile interpretazione di Antonio D’Aprile, che trascina il pubblico in un vortice di divertimento, ironia e riflessione, facendoci scoprire una parte caricaturale di ognuno di noi, sulla quale raramente ci soffermiamo. La regia, curata da D’Aprile stesso, è essenziale, imperniata su un’alternanza di monologhi e letture senza un’apparente continuità narrativa. Lo show procede spedito e lo spettatore viene trascinato in un’ora e mezza di puro divertimento, tanto che alla fine si è quasi delusi che la sfilata di quegli inconfessabili pensieri e di quei piccoli egoismi sia finito e si debba tornare al grigiore quotidiano. E allora si esce dalla sala e ci si incammina verso casa, ma con qualche consapevolezza in più.
Pagina Facebook Diversamente Stabili: https://www.facebook.com/DiversamenteStabili/?fref=ts
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