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Brunello Cucinelli porta in Umbria la biblioteca universale di Solomeo
L’idea è quella di ricreare una nuova Alessandria d’Egitto. Per il 2024 attesi già 30-35 mila libri
Nella splendida cornice di una villa del ‘700, a Solomeo, nel cuore dell’Umbria, l’imprenditore e stilista, Brunello Cucinelli, insieme alla sua fondazione, conta di realizzare una immensa biblioteca sulle tracce di quella di Alessandria d’Egitto (la più grande biblioteca del mondo antico voluta da Tolomeo II Filadelfo), per riuscire ad ospitare nel prossimo futuro, fino a 400-500 mila libri di architettura, letteratura, poesia, filosofia e artigianato. Si pensa già a come reperire per l’anno dell’inaugurazione, il 2024, una mole di 30-35 mila titoli. A tal proposito, sono state reclutate una decina di persone in giro per il mondo per valutare i libri individuati, ed è stato creato un team di esperti ad hoc presso Solomeo. Il primo volume ad essere ospitato nella enorme biblioteca in divenire, dovrebbe essere, ‘Marco Aurelio’, in una edizione datata 1900. Ma saranno accettate pubblicazioni da ogni provenienza, ed in varie lingue. Ovviamente costituiranno canale preferenziale, i libri pubblicati in italiano. A conservare i volumi, saranno lo stesso Brunello Cucinelli ed il suo amico ed architetto Massimo de Vico Fallani, con il quale, ha illustrato il progetto, negli scorsi giorni, dal palcoscenico del Teatro Piccolo di Milano. L’idea è nata da un serrato e prolifico scambio di opinioni tra Brunello Cucinelli e Massimo de Vico Fallani, su l’Imperatore Adriano ed Alessandro Magno, entrambi grandissimi estimatori di libri. Basti pensare che Adriano, ritenesse la fondazione di una biblioteca come la costruzione di un granaio per lo spirito. E che, Alessandro Magno, annoverasse tra le sue schiere militari, il generale Tolomeo II Filadelfo, che in Alessandria d’Egitto, fondò la più grande biblioteca del mondo. Sul costo complessivo dell’ investimento, lo stesso Cucinelli non ha voluto dichiarare niente di preciso, definendolo come ‘sufficientemente oneroso’. Un progetto di alto spessore etico, sicuramente. Quell’etica che ha reso la realtà imprenditoriale di Brunello Cucinelli, un piccolo universo dorato, con 1.200 dipendenti solo in Umbria, altri 1000 per il mondo e con 5000 collaboratori esterni. Lo stilista del cashmere ha da sempre posto la massima attenzione alla rifondazione di un umanesimo dalla portata universale. Ed i libri rappresentano, indubbiamente, un comune denominatore per nutrire lo spirito.
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