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Brescia, tutte le stelle de “La Grande Notte del jazz”
BRESCIA _ Torna La Grande Notte del Jazz. Per la sua ottava edizione, il 12 aprile è pronto ad accogliere il pubblico un palinsesto ricco di musica con provenienti oltre dall’Italia la partecipazione di musicisti da tutto il mondo. Sette ore di musica dal vivo al Teatro Grande accompagneranno il pubblico in una incredibile maratona con la partecipazione di una quarantina di formazioni e singoli strumentisti provenienti oltre dall’ Italia, anche dal Canada e dagli Stati Uniti, dalla Danimarca alla Francia e l’Inghilterra. Sono in totale undici gli appuntamenti con i live che inizieranno dalle ore 17.30 a partire dal Ridotto, il Salone delle Scenografie e la Sala Palcoscenico Borsoni. Questa la cornice prescelta secondo i tre percorsi Air, Ground e Fire. Alle 22.30 sarà invece la Sala Grande del teatro ad accogliere il concerto conclusivo dei tre percorsi. In stile jazz club infine la chiusura alle 23,45 che vedrà diversi jazzisti suonare assieme secondo lo spirito delle jam sessions. La Grande Notte del Jazz è un progetto della Fondazione del Teatro Grande di Brescia realizzato con la collaborazione artistica di Emanuele Maniscalco e Luigi Radassao
Tra i musicisti più attesi, tra gli stranieri, la flautista franco siriana Naissam Jalal e la batterista danese Cornelia Nillsson. Per gli italiani, il calarinettista Gabriele Mirabassi, il sassofonista Guido Bombardieri, il chitarrista Giacono Ancillotto, il contrabbassista Matteo Bortone, il pianista Enrico Zanisi e le formazione dei contrabbassisti Andrea Grossi e Marco Bardoscia.
A dare il via alle 17,30 nel Ridotto del Teatro Grande, per il percorso “Air” il duo composto dal tenorista di fama internazionale Seamus Blake e il pianista Andrea Lanzoni. Si prosegue alle 18,45 nella Sala Borsoni con il gruppo guidato dal chitarrista Giacomo Ancillotto, “Descansate Niño”, con Marco Zanini al basso elettrico e Alessandra D’Alessandro alla batteria. Ancillotto è alla sua prima esperienza da leader. In scaletta di concerto anche “Se telefonando” tributo ad Ennio Morricone. Alle 20 nel Salone delle Sceografie di scena il trio del batterista e compositore inglese Phelan Burgoyne con Fred Thomas al basso e Jorge Rossy (già drummer della formazione del pianista Brad Mehldau nella seconda metà dei Novanta). Il gruppo presenta dal vivo il nuovo alnbum “Ochre”.
Il percorso Ground si apre alle 17,30 nel Salone delle Scenografie con il progetto “Childhood Memories” di Anna Bignami e Laura Veltri Jazz ensemble. Bignami e Veltri sono due giovani jazziste che da tempo vivono e lavorano in Daniumarca. Il loro ensemble è formato da eccellenti musicisti danesi: Aske Drasbaek (sax alto, sax soprano, clarinetto, flauto), Niels Vincentz (sax tenore, flauto), Jacob Rønne Danielsen (sax baritono e clarinetto basso), Simone Copellini e Jakob Sørensen (tromba, flicorno), Tobias Stavngaard (trombone), Sebastian Zawadzki (piano), Mariusz Praśniewski (contrabbasso) e Daniel Sommer (batteria). Il percorso prosegue alle 18,45 nel Ridotto del teatro per seguire il live della straordinaria compositrice e flautista franco-siriana Naissam Jalal, protagonista di una ricerca originale tra jazz e sonorità etniche , Nel progetto “Healing Rituals” che presenta in duo assieme al contrabbassista Joachim Florent, la flautista Jalal “conduce lo spettatore alla ricerca dell’invisibile, attraverso un repertorio al crocevia tra la musica mistica tradizionale extra occidentale e il jazz di impronta modale, oscillando tra contemplazione e trance, silenzio e musica”. Alle 20 presso la Sala Palcoscenico Borsoni del Teatro Grande di scena il contrabbassista Matteo Bortone alla guida del ClarOscuro trio con il pianista Enrico Zanini e il batterista Stefano Tamborrino, due musicisti di punta della nuova scena nazionale.
A dare invece il via al percorso “Fire” è il trio della batterista Cornelia Nillsson, fondato a Copenaghen di recente, con il pianista Artur Tuznik e il contrabbassista Nils Bo Davidsen che assieme eseguon composizioni della stessa Nillssson. Appuntamento successivo nel Salone delle Scenografie alle 18,45 per la presentazione del progetto “Axes”– pubblicato da We Insist e giunto secondo posto come miglior album dell’anno al Top Jazz 2025 della rivista “Musica jazz”– a cura della formazione Andrea Grossi Blend 3 + Jim Black. Quest’ultimo, è un talentuoso batterista che nel suo album d’esordio “AlasNoAxis” mostra le sue influenze legate al Jimi Hendrix delle origini e all’avant jazz di Tim Berne. In formazione oltre al leader Andrea Grossi (contrabbasso e clarinetto) anche Manuel Callumi (sax alto e clarinetto basso) e Michele Bonifanti (chitarra). Tappa finale di “Fire” il concerto al Ridotto (ore 20) con il duo formato dal sassofonista Guido Bombardieri e il pianista Andrea Candeloro.
Si chiude alle 22,30 in Sala Grande con il concerto “LegnoMadre” del Marco Bardoscia Quintet. “LegnoMadre” è riferito al legno protagonista “sia per la scelta degli strumenti coinvolti e delle loro timbriche, sia per il significato simbolico e spirituale che questo prezioso materiale reca con sé fin dagli albori della civiltà”. La musica del quintetto “intreccia radici popolari latine con le prassi d’improvvisazione del jazz più moderno e la musica da camera europea: una sintesi profonda e inclusiva che vuole offrire un messaggio di speranza e invitare a prendersi più cura del nostro pianeta”. Oltre al contrabbassita Bardoscia in formazione Gabriele Mirabassi al clarinetto, William Greco al pianoforte, Simone Padovani alle percussioni e Dario Congedo alla batteria. E’ previsto anche un appuntamento mattuttino con gli studenti, alle 11 nella scuola “Carducci” di Cornelia Nillsson ed Emanuele Maniscalco.
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