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A TSIPRAS IL PREMIO BAGUTTA

27 Gennaio 2015

Domenica sera al ristorante Bagutta, come tutti gli anni, si è svolta la prestigiosa serata per l’assegnazione del premio letterario più antico di Italia. Tra gli ottanta e più vincitori del premio a partire dal lontano 1926 figurano tutti i nomi importanti della letteratura italiana del ‘900. Alcuni di questi grandi autori, come Gadda per esempio, sono stati scoperti assai prima della cultura ufficiale.
La grande sala del ristorante era gremita di una folla dove erano più numerosi gli scrittori, anche di un solo libro, piuttosto che i lettori ma tutti assai contenti del risotto che veniva loro distribuito. La serata proseguiva in un clima di crescente allegria quasi di eccitazione mano a mano che dalle ultime file venivano le notizie dalla Grecia e della vittoria sempre più smisurata di Tsipras. Tutti, giornalisti editori e soprattutto scrittori, esultavano per questa vittoria che commentavano con entusiasmo accentuato dal vino toscano e dall’essere così tanti in compagnia di amici prestigiosi e signore spesso ancora belle. Nessuno degli esultanti pensava che tra i debiti che Tsipras vuole cancellare con l’aiuto di un partito di destra antisemita con cui ha fatto il governo ci sono 40 miliardi di debito verso l’Italia ( circa 400 euro a testa per ogni italiano). D’altraparte Tsipras per conquistare voti ha promesso di riassumere i dipendenti dello stato licenziati (circa il 40% della forzalavoro in Grecia sono dipendenti pubblici) riaumentare le pensioni, aumentare il redditto di cittadinanza a 700 euro al mese, di ridare la tredicesima e poi molte altre piccole e grandi provvidenze clientelari che la Troika aveva cancellato. Per tutto questo è noto che non ci sono i soldi e che, con tutta la buona volontà, sarà impossibile trovarli bisognerà imbrogliare, come è stato fatto nel passato, o gli elettori, o, più difficilmente gli Stati Europei. Non c’è molto da esultare infatti il 40% degli elettori greci non è andato alle urne ma in Italia molte signore ritengono che questa sia una vittoria della sinistra e che apra anche per noi destini gloriosi.
Mi pare che il premio sia stato vinto dallo scrittore Veronesi (non il chirurgo) ma devo ammettere di non essere stato molto attento perchè stavo ripassando nella mia mente un po’ di latino: timeo danaos et dona ferentes dove et sta per etiamsi, temo i greci anche se portano doni.tsipras

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