Cinema

Un Guadagnino da 007

25 Aprile 2025

Come gli accendini che fanno mille giri, il film Queer arriva pure qui. Tratto da un libro scritto settant’anni fa da Burroughs e letto da un Guadagnino adolescente quarant’anni dopo, eccolo il libro sbattuto su pellicola con scelte che incendiano la patina del tempo.

La vicenda, in parte biografica, riprende un classico schema letterario: la doppia seduzione dell’artista per un incantevole giovanissimo alter ego, che esalta il vecchio scrittore, musicista o pittore e ne rinvigorisce penna, pennello o bacchetta, trafiggendo al contempo il cuore, l’ispirazione e, a volte, il narratore stesso.

Da Dorian Gray a Morte a Venezia, passando per gli anonimi lombardi arbasiniani fino ai ragazzi di Penna, i marinai di Querelle o di De Pisis, le marchette di Pasolini, Fassbinder o Ryan Murphy, va detto che solitamente, in questi amori, la freccia più che da Cupido parrebbe scoccata da un becchino, perché quasi sempre se la vecchia guardia non tira le cuoia, ci si avvicina abbastanza per poi decidere di ritirarsi dal mondo.

Ma Guadagnino, forse perché non è più un ragazzino neanche lui, pare non voler stare al gioco e, al posto di piazzare accanto al Tadzio di turno il solito vecchio coltissimo ma pur sempre un po’ frollato, sceglie un Daniel Craig che nella sua nudità si abbatte sullo schermo tra baci, limoni, pompe, succhiotti e carezze in sequenze dove la fusione con l’amante sembra non conoscere scarti di sguardo tra generazioni, anzi sembrerebbe portare la carnalità al suo punto di fusione.

La scelta poi di far interpretare un personaggio così vibrante di omofilia da un simbolo del machismo del secolo scorso come l’agente di Sua Maestà, sembra chiudere il cerchio su un messaggio che attraversa la pellicola per mettersi a dialogare con il cinema in una circolarità che il film in fondo contiene.

Queer, nella sua artificialità, essendo girato interamente in studio, oppone la chiusura della sua narrazione all’apertura verso la storia del cinema e, come i social, non sceglie tra arte e vita.

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