Cinema
Maternal, perché la maternità è più prosa che poesia
I cinema hanno riaperto e ieri, a Milano, c’è stata l’anteprima di Maternal di Maura Delpero, un film italo-argentino che ha girato il mondo attraverso moltissimi festival e che finalmente esce nelle sale italiane. Il film nasce dall’esperienza diretta della regista che ha lavorato in alcune case di accoglienza in Argentina, dove le suore ospitano ragazze madri con i loro bambini.
Maternal parla di maternità, evidentemente: la maternità subìta, desiderata, negata, ma soprattutto parla a tutte le donne dell’inadeguatezza a cui la maternità sempre ci condanna.
Sono inadeguate le madri bambine, che portano su di sé le conseguenze di un corpo del quale altri fanno ciò che vogliono, in un ciclo che si ripropone sempre uguale, da una generazione all’altra, quasi come una maledizione.
Sono inadeguate le suore che, per difendersi dalla carne e dal sangue di quelle pance e quei bambini, si irrigidiscono, diventano truppa e mantengono una distanza emotiva tale da riuscire a usare anche il Vangelo come strumento di umiliazione.
E suor Paola in tutto questo si squarcia con la grazia di un velo e, come un velo, non può essere ricucita. Senza rivelare troppo della vicenda, suor Paola guarda in faccia – l’unica a farlo – la complessità meravigliosa, crudele della maternità reale e ci si immerge fin quasi ad affogare.
È un film che tocca nella carne certamente non solo le donne, ma che a noi parla una lingua primitiva, ci rivela, ci fa dubitare di noi stesse e sentire potenti.
È anche un film di bambini, che sono ovunque e sono veri, osservati con la perizia di una documentarista, con rispetto e senza forzature.
Abbiamo bisogno di film così e abbiamo bisogno di tornare al cinema. Ieri erano in sala la regista, Maura Delpero, e la protagonista, Lidiya Liberman, e ascoltarle raccontare il percorso del film, prima e dopo la sua uscita (ha girato i festival di tutto il mondo) mi ha fatto del bene: dopo tanti mesi chiusa, trovarmi dentro la vita di queste donne è stato un dolore salutare.
Spero che in tante e tanti si regaleranno una serata con Maternal e che poi, magari, ne parlino con le loro figlie adolescenti e ragazze, che ne discutano e piangano insieme se necessario. È un film di cui nutrirsi.
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