Cinema
Le origini di Moby Dick: non solo onde e balene sullo schermo
Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick (regia di Ron Howard) è un gran bel film. Chi è appassionato di avventure marinaresche, di creature che hanno tormentato i pensieri degli uomini, di sfide all’ultimo respiro, di abissi e onde indomabili, dovrebbe apprezzarlo senza troppi sforzi. Ma cosa potrebbe ritrovarvi chi a scatola chiusa non sceglierebbe questo genere di film? Semplice: valori come il coraggio, l’irriverenza e l’impetuosità della verità, l’importanza dello spirito di squadra per conseguire un obiettivo, a prescindere dalle circostanze. La pellicola si rifà al romanzo Nel cuore dell’oceano – La vera storia della baleniera Essex di Nathaniel Philbrick, il romanzo che rievoca la leggenda della baleniera Essex, affondata da una balena bianca gigantesca. Tale evento ha ispirato Herman Melville per la stesura di Moby Dick, passaggio chiaro anche nel film.
Melville è alla ricerca di una storia inedita, originale e si imbatte in quella della Essex. Si reca da Thomas Nickerson, uno dei superstiti del naufragio e riesce, con pazienza, a farsi raccontare i fatti. È l’inverno del 1820 quando la Essex salpa per volere degli armatori del New England. A comandarla un ragazzo inesperto, nato con la camicia: George Pollard. Con lui il primo ufficiale Owen Chase, un ragazzo di umili origini, assennato e con anni di navigazione alle spalle. Le divergenze tra i due sono inevitabili e creano attriti, confusione, mettendo più volte in pericolo la vita dei membri dell’equipaggio. Ma l’obiettivo della missione resta chiaro: sfidare le balene, arpionarle e ricavare dalle loro carcasse quanto più olio è possibile. L’olio di balena è l’oro dei grandi gruppi industriali che lo vendono per illuminare le città. Rientrare in porto con l’olio diventa presto un’ossessione per il capitano e il primo ufficiale della Essex, scoraggiati dal mancato avvistamento di un adeguato numero di cetacei. Con questo animo si spingono fino ai banchi estremi, con conseguenze inimmaginabili sulla sorte della missione e della loro psiche.
Quello che accade a largo dell’Oceano lo scoprirete andando al cinema. Sappiate solo che nonostante le sofferenze, gli scontri, le morti, è il buonsenso a vincere, e la lealtà. Il patto tra l’uomo e il mare è ripristinato, dopo gli stermini reiterati, e la coscienza diventa l’unica voce assecondabile, anche per chi non avrebbe giurato di riuscirci. Da vedere.
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