Cinema
Gli Incredibili 2, perfetto film Pixar sui supereroi che non parla di supereroi
In assoluto il film d’animazione Pixar più politicamente impegnato di sempre: Gli Incredibili 2 è un super connubio di messaggi di prepotente attualità, tra pari opportunità e comunicazione che influenza l’opinione pubblica, gestione del potere politico e percezione delle minacce sociali, culturali, criminali. Detta così sembrerebbe una noia mortale, mentre ad un film d’animazione chiediamo sempre e innanzitutto che ci aiuti a staccare la spina. L’ho visto in anteprima stampa e vi assicuro che ci ha divertito moltissimo. E’ un film spettacolare, dal ritmo costantemente alto che evita accuratamente scivoloni scontati su luoghi comuni, pur proponendo temi di sensibilità attorno a trend del momento, in Europa come in Usa. Riesce insomma a parlare di supereroi senza parlare di supereroi: si, Elastigirl è messa bene alla prova nell’azione concitata, i personaggi “super” dell’immaginazione pixariana sono tanti – alcuni davvero esilaranti -, le scene da action movie non mancano ma l’approccio umano e imperfetto emerge sempre, con ironia e scaltro posizionamento nella sceneggiatura.
Ritroviamo tutta la famiglia Parr con Helen, Bob, Violetta, Flash, Jack Jack: mentre quest’ultimo è uno dei protagonisti che amerete di più in assoluto per simpatia, totale mancanza di controllo e multi-poteri (esattamente dove l’avevamo lasciato), gli altri mostrano di saper vivere il tempo presente, a 14 anni dalla prima puntata che già fu un record al botteghino.
Ne Gli Incredibili 2 l’unione fa la forza anche nell’estenuante dimensione delle incombenze domestiche, dove i cattivi sono i compiti di matematica, la spesa, i problemi di cuore della figlia adolescente e dove c’è Bob, Mister Incredibile che lascia il passo alla moglie in carriera, indirettamente confermando che l’eroismo per loro e per tutti sta (anche) nei salti mortali di ogni giorno. Ma ci sono anche personaggi di potere tra politica e imprenditoria, che ci raccontano i meccanismi del successo e dell’utilizzo ipocrita dell’immagine, ad uso e consumo di una massa che vuole sicurezza e tranquillità. Due binari che viaggiano paralleli durante la trama e poi si incontrano, come da tradizione.
In qualche modo la famiglia Parr è anche idealmente un anello di congiunzione con il mondo Marvel, che già da anni ha iniziato a condire le sceneggiature con eroi psicologicamente provati, spaccati in due, tra azioni violente contro il male e difficili confronti con il mondo pubblico del consenso e del potere, che non può permettersi di alzare polveroni, tanto vale evitare di agire. “I politici non concepiscono che le persone facciano del bene perché è giusto” è la sola citazione letterale che vi lascio, a prova che questo sequel supera di misura il primo episodio e lo scoprirete perfetto per il tempo che viviamo. Con una leggerezza e la giusta alternanza di parole e comiche parentesi. I tanti dialoghi rendono questo un film adatto ai 7 anni in su, è animato si, ma è classificato come “PG” che negli Usa consiglia la visione con un adulto, pronto a chiarirne passaggi non immediati per uno sguardo giovanissimo.
E’ stato scritto e diretto da Brad Bird in persona, già vincitore di due premi Oscar come miglior film d’animazione per Gli Incredibili – una normale famiglia di supereroi e Ratatouille, bambino prodigio dell’animazione con un primo cortometraggio realizzato prima dei 13 anni, allievo di Milt Kahl alla Disney e compagno di corso di John Lasseter alla California Institute of the Arts. Tornano le voci originali di Holly Hunter, Craig T. Nelson, Samuel L. Jackson e Sarah Vowell e la musica del compositore Michael Giacchino che iniziò in Pixar proprio con Gli Incredibili.
Non aggiungo altri dettagli per evitare l’accusa di spoiler, ma vi consiglio di cuore di non perdervi questo piccolo capolavoro d’animazione. Nelle sale americane dove è uscito il 15 giugno 2018 ha già incassato oltre 504 milioni di dollari, ottenendo il maggior incasso di sempre per un film d’animazione. In Italia è atteso per il 19 settembre.
Due note a margine: contiene alcune scene con luci strobo che infastidiscono chi soffre di epilessia fotosensitiva, emicrania, vertigini e autismo, avvertenza segnalata dalla stessa Pixar. Bird ha già risposto agli attacchi ricevuti su trama e dialoghi. Un utente ha definito il film deludente perché “non è stato il massimo per i bambini. Troppa esposizione, troppo parlare. La mia figlia di 4 anni a stento ha trattenuto la noia, dopo aver amato il primo visto una settimana prima” Il regista ha risposto “Ha QUATTRO ANNI. Presumo che abbia visto il primo film a casa, dove può correre in giro e fare altre cose nel frattempo. Mi sta davvero chiedendo di scrivere un film che si adegui al grado di attenzione (legittimo) di una bambina di 4 anni? Giudica un film Marvel o della Lucasfilm da due ore a mezza con lo stesso parametro?”
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