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Cinema

Ficarra e Picone presentano L’abbaglio

Nel quartiere Pinciano di Roma, il regista Roberto Andò, la figlia Giulia e il duo comico Ficarra e Picone hanno presentato il film “L’Abbaglio”.

19 Gennaio 2025

Sabato 18 gennaio, nel quartiere Pinciano di Roma, a due passi da villa Borghese, il cast di “L’Abbaglio” ha introdotto il film al cinema Caravaggio. Il regista Roberto Andò, la figlia Giulia e il duo comico Ficarra e Picone hanno presentato il film in un cinema fuori dagli schemi delle grandi multisala.

Ficarra Picone cast Abbaglio Caravaggio

La presentazione

Il Caravaggio è infatti un piccolo cinema d’essai, ritagliato sotto la scalinata della chiesa di Santa Teresa. Si definisce come un cinema “salotto”, formato da una sola sala da 160 posti, con poltrone di pelle e proiezioni rigorosamente in digitale 2k.

Salvatore Ficarra ha tenuto le redini della presentazione, tranquillizzandoci che non avrebbe spoilerato il finale della spedizione dei mille di Giuseppe Garibaldi. Poi, ha accennato al rigore storico dei film del regista Roberto Andò, per cui ha dovuto acculturarsi. In particolare, nel film precedente “La stranezza” ha approfondito il personaggio di “Giacomo” Pirandello e in quello attuale ha studiato il “rinascimento”.

Valentino Picone ha rimarcato come abbia studiato corsi di magia per il ruolo di baro. Sottolinea che le mani che nel film smistano le carte sono proprio le sue (mentre precisa che il sedere impallinato non sarà il suo). Ficarra risponde che per il suo ruolo di contadino, Roberto Andò gli ha chiesto di zappare la terra per sei mesi.

Ammette di non aver capito perché lo ha fatto, magari era un consiglio per il prosieguo di carriera. Ma, ora produce dei pomodori buonissimi, che possiamo comprare.

Il regista afferma di aver preso una storia meno conosciuta all’interno della spedizione dei mille in Sicilia. Così, ha messo in luce questa piccola storia e il ruolo di due paesani che si trovano per caso in un momento cruciale. Ha infine spiegato che il film vuole riflettere sulle aspettative che aveva creato la rivoluzione garibaldina e comprendere cosa non è andato per il verso giusto.

Giulia Andò si è detta onorata di interpretare il principale personaggio femminile.

Giulia Andò Abbaglio cinema Caravaggio

Il film

“L’abbaglio” segue le vicende del colonnello Vincenzo Giordano Orsini, interpretato da Toni Servillo, affiancato dal tenente Ragusin (Leonardo Maltese). I due comandano una colonna dell’esercito garibaldino e reclutano due soldati siciliani: il contadino esperto di esplosivi Domenico Tricò (Ficarra) e il baro Rosario Spitale (Picone).

I due soldati scalcagnati disertano non appena le navi borboniche sparano cannonate contro i garibaldini che sbarcano a Marsala. Scappano lungo la Sicilia e si fermano in un convento dove fanno amicizia con la suora Assuntina (Giulia Andò), per poi rassegnarsi al fallimento dei loro obiettivi.

Ritornano nell’esercito proprio quando Garibaldi (Tommaso Ragno) decide di affidare alla colonna Orsini un incarico molto delicato. Orsini deve creare un diversivo per l’esercito borbonico, dando l’impressione che tutto l’esercito garibaldino fugga verso Corleone. Nel frattempo, Garibaldi prova a entrare a Palermo per provocare l’insurrezione.

I due simpatici disertori cercano allora di riscattarsi nella difficile prova che aspetta a tutta la colonna, in un finale che è la parte migliore del film.

Roberto Andò Abbaglio film regista

I difetti del film

Perché il film ha molti pregi, ma tende a indugiare troppo, fino a essere ridondante. Le scene più rilassanti servono a smorzare la tensione, ma non fanno davvero divertire. Ficarra e Picone sembrano passare troppo tempo nel convento, mentre i colpi di scena appaiono prevedibili.

Il film è ridondante anche nelle scene più riflessive, quando il colonnello Orsini ci spiega con pedanteria i rischi del fallimento della spedizione garibaldina. Non certo in termini militari, ma culturali, con il popolo che non appare pronto all’emancipazione, mentre la mafia e l’aristocrazia sono prontissime a cambiare il cavallo sul quale salire per perseguire i propri interessi.

Il finale è quindi il cuore del film, perché porta alla luce l’impresa della colonna Orsini, aiutata dalla gente di Corleone e di Sambuca di Sicilia. Sfortunatamente, il resto dell’opera appare come un riempitivo, carino senza mai essere veramente divertente. Lo spettatore finisce per percepire una lunghezza del film non giustificata da una trama piuttosto semplice.

Salvatore Ficarra film Abbaglio attore

I pregi

I punti di forza del film sono la rigorosa ricostruzione storica e un cast eccellente. Tommaso Ragno è uno dei miei attori preferiti, solo ha poco spazio e interpreta un Garibaldi volutamente un po’ ingessato. Un eroe pronto a prendersi gli onori pianificando azioni coraggiose, ma a lasciare ad altri le rogne dell’amministrazione dei territori conquistati.

Conosciamo bene sia Toni Servillo che Ficarra e Picone. Mentre, si sta facendo strada il giovane Leonardo Maltese, che ha già dimostrato le sue ottime qualità sul grande schermo ne “Il signore delle formiche” e in “Rapito”. Mi auguro vivamente che possa avere un’ottima carriera futura.

Infine, la ricostruzione è importante e rigorosa, effettuata con l’ottima intenzione di parlare di una parte gloriosa della nostra storia, senza fare sconti. Chiaramente, l’obiettivo di Andò non è fare una agiografia della spedizione dei mille, ma cercare di comprenderne le contraddizioni. Questo è esattamente quello che uno storico dovrebbe saper fare e dobbiamo essergli grati.

Valentino Picone film Abbaglio attore

Foto di Hua Wang

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