Cinema

I 90 anni di Clint Eastwood, Lucrezia Ercoli: «L’ultimo dei classici viventi»

30 Maggio 2020

Novant’anni fa nasceva la leggenda del cinema Clint EastwoodCinesophia, il festival di Ascoli Piceno che indaga la filosofia del cinema, ha deciso di dedicare al grande attore la sua quarta edizione, che si terrà, in una versione innovativa, proprio in occasione del compleanno di Eastwood il prossimo 31 maggio.

L’appuntamento è per domenica 31 maggio alle ore 21.30 quando, dal teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno la direttrice artistica dell’evento, Lucrezia Ercoli si collegherà con i diversi ospiti. Le riprese saranno trasmesse in streaming su popsophia.com.

«Popsophia è un festival italiano, nato nel 2009, dedicato al genere internazionale della “pop filosofia”, una contaminazione tra la riflessione filosofica e la molteplicità dei fenomeni della cultura di massa, dal cinema alle serie tv, dai videogiochi alle graphic novel. Popsophia è un’agorà – spiega Lucrezia Ercoliche cerca nuove chiavi di interpretazione del presente, a partire dall’indagine dell’immaginario culturale contemporaneo. Abbiamo abbandonato il polveroso filosofese dei manuali creando il format del “philoshow”, uno spettacolo filosofico-musicale che unisce performance teatrali, esecuzioni musicali, montaggi video e improvvisazioni filosofiche».

Al centro del dibattito, al quale parteciperanno dieci filosofi, il lavoro cinematografico di Eastwood e le sue figure. La discussione sarà accompagnata dalla proiezioni di alcuni spezzoni della leggenda del cinema.

Cinesophia Lucrezia Ercoli

«Clint Eastwood è l’ultimo dei classici viventi, un autore capace di ri-simbolizzare all’infinito i generi tradizionali e fondativi del paradigma occidentale, dalla tragedia greca all’epopea western. È sicuramente – prosegue la Ercoli – il cantore delle tante sfumature dell’identità statunitense, dalle radici archetipiche dell’immaginario del West alle imprese belliche della storia recente, passando per le microstorie di eroi americani sconosciuti. Però, con la semplicità senza orpelli della sua poetica, Eastwood è riuscito a costruire una riflessione complessa e senza moralismi sul senso della vita e della morte. Popsophia ha deciso di celebrare i suoi 90 anni perché i suoi film, oltre ad essere veri e propri classici del cinema mondiale, affrontano tematiche autenticamente filosofiche».

Prove tecniche di una tipologia di eventi che, probabilmente, ci accompagnerà per tanti mesi. A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, tutto il mondo è stato ridimensionato favorendo la diffusione delle modalità telematiche per sopperire all’impossibilità di svolgere gli eventi nelle maniere “classiche”.

«La cultura in questi mesi di quarantena si è concentrata solo sullo storytelling della pandemia. Il covid-19 ha riempito tutti gli spiragli creativi e lavorativi di migliaia di professionisti che ruotano intorno al poliedrico mondo dell’industria culturale. È tempo di abbandonare l’idea che sia possibile un ritorno all’equilibrio pre-coronavirus. Il mondo della cultura non è come quello dell’industria: non basta dare una data di riapertura e una lista di condizioni di sicurezza. Bisogna operare una rigenerazione del mondo culturale, a partire dalla produzione di eventi nuovi; bisogna sperimentare spettacoli con soluzioni inedite e creative. Credo che la parola-chiave della ripartenza sia ibridazione, innanzitutto tra spettacolo dal vivo e cultura digitale» conclude la direttrice artistica del festival.

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