Cinema
C’era una volta… A Hollywood
Rick Dalton (L. Di Caprio) è un attore della televisione con una carriera declinante. Il suo amico e stuntman Cliff Booth (B. Pitt) lo accompagna ovunque ed è il suo factotum. Siamo nella Los Angeles del 1969 e Roman Polanski e la sua giovane moglie Sharon Tate (M. Robbie) vivono nella villa accanto a quella di Rick. Buona parte della storia si gioca su un weekend di febbraio, con Rick che deve girare, non senza difficoltà, un episodio pilota di una serie western, mentre Cliff si ritrova per caso a finire nella comune di Charles Manson. Sei mesi dopo, gli hippy di Manson hanno in programma di uccidere qualche ricco borghese sulle colline di Hollywood, proprio dove vivono Rick e i Polanski.
Il nono film di Tarantino è, come sempre, inclassificabile: mescola citazioni continue e omaggi al cinema italiano, un’ottima colonna sonora, divagazioni che sembrano eccessive, dialoghi grotteschi e situazioni al limite del surreale, con un punta pulp nel finale. Ci si può divertire a riconoscere tutte le comparsate di celebri attori in piccolissimi ruoli. I ruoli principali sono ben serviti dai tre divi, ma posso dire che le battute più sapide sono per lo spavaldo Brad Pitt e la scena con Bruce Lee e quella mentre prepara la cena per il cane e per sè, sono genialate alla Tarantino. Tuttavia, anche qui come in “Bastardi senza gloria”, al vecchio Quentin non interessa la verità: lui gioca con finzione e realtà, con storia e cinema, con cronaca e immaginazione. Il massacro di Bel Air, voluto da Charles Manson, in cui morirono la Tate (incinta) e altre quattro persone, fu una delle pagine più nere della storia di Hollywood. Cinquant’anni dopo, discutibile o meno, è il pretesto che Tarantino usa per fare quello che gli piace di più: cinema che ama il cinema, film che amano i film.
Umilmente rimango convinto che abbia fatto il suo capolavoro con “Le iene”, suo film d’esordio, e poi lentamente sempre più deragliato consapevolmente, divertendosi e facendoci divertire. Forse è uno dei pochi registi a cui è concesso.
In ogni caso, andate a vederlo, perchè al netto di alcune perplessità è pur sempre un film di Tarantino!
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