Campagna elettorale? Tutti i politici al cinema

Gennaro Nunziante, regista e sceneggiatore, da anni porta avanti un suo personale racconto dell’Italia che cambia.

Il botteghino l’ha ampiamente consacrato al successo. Basta ricordare che sono suoi i film con Checco Zalone.

Ha dichiarato di essere convinto che la crisi economica occidentale è la conseguenza di quella morale che da decenni si espande nelle nostre comunità, portando ad esempio alla perdita della fiducia nel prossimo, delle regole per una convivenza civile, dei diritti sul lavoro e della possibilità di partecipare in modo civile e democratico alla politica.

La politica già.

Io legherei alla poltrona di una bella sala cinematografica tutti i politici di oggi davanti alla proiezione de IL VEGETALE, l’ultimo prodotto di Nunziante.

La storia è leggera e a tratti un po’ carica di buoni sentimenti.

Ha il pregio fare da specchio alla più grande sfida davanti alla quale tutti i politici oggi fuggono a gambe levate: la disoccupazione e il precariato giovanile.

Non un politico ha speso una parola per una generazione dimenticata da una campagna elettorale di tanto fumo e niente arrosto.

Sarà che il problema è complesso, sarà che non tollera ricette facili e promesse da quattro soldi.

Il silenzio pare proprio assordante.