Beni culturali

Sgarbi Siciliani: giù le mani dalla DEA!

1 Febbraio 2018

Molti di coloro che hanno avuto la ventura di vivere a Roma sono sempre stati critici con Francesco Rutelli come sindaco della Città. Io personalmente mi scontrai molto duramente su tre questioni: poche e modeste infrastrutture che consentissero di fluidificare il traffico, la mancata chiusura del Centro Storico- sostituita da un Tridente con 60 mila deroghe, ossia nulla- ed infine la scarsa vigilanza sulla salute dei lavoratori a rischio, i vigili urbani. Nel volume “Ambiente Atmosferico & Salute Respiratoria” Dario Fo e Franca Rame scrissero nella prefazione del “ vigile giovane dal polmone del vecchio”.

Ciò detto, debbo fare ammenda, quasi quasi mi scuso anche, è stato un buon Sindaco, amante delle Arti e lo ha dimostrato da Ministro dei Beni Culturali (BBAACC) e lo testimonia il suo interessamento per il Polo Archeologico siciliano di Piazza Armerina-Aidone. Il “Cuore Antico della Sicilia” è uno studio redatto da Francesco Rutelli, su commissione della Fondazione Sicilia. Auspice anche Giovanni Puglisi, Presidente della Fondazione, già presidente della Delegazione Italiana UNESCO e Rettore dell’Università Kore.
“La scelta di dare l’incarico a Rutelli – dichiara Giovanni Puglisi – nasce dal fatto che egli stesso, quando fu Ministro per i Beni Culturali, aprì qui duri negoziati internazionali, che fecero poi rientrare la fascinosa Dea di Morgantina dal Getty Museum di Malibu (Los Angeles) al Museo di Aidone, nella terra da cui è stata trafugata”.

Il Rapporto di Rutelli, dopo avere esaminato le potenzialità del territorio di Enna, ne segnala criticità e problemi emergenti, come la grave persistenza di scavi clandestini nell’area, l’inadeguatezza delle infrastrutture di accessibilità e mobilità, la mancanza di un marchio unitario riconosciuto del territorio.

Grazie Francesco, e di questo la cittadinanza di Aidone si ricordò quando fosti nominato “Cittadino Onorario”. Tu, come me, porti sangue palermitano nelle tue vene.

Adesso la musica cambia. Un improvvido Assessore Regionale ai Beni Culturali, neanche siciliano ma ferrarese (oh come vorrei cambiar cognome)  nel silenzio delle tenebre politiche siciliane, vuole trasferire a Palermo in occasione dell’anno della Cultura, un delicatissimo gioiello scultoreo del V secolo AC, la Dea di Morgantina dal Museo di Aidone, visitato da 40 mila turisti/anno.La scultura per composizione strutturale e per vetustà è estremamente fragile e definita da un Decreto Regionale “ non trasportabile”. Malgrado ciò l’Assessore, già in procinto di andar via, insiste con assoluta determinazione, non consapevole che la statua andrebbe in area a rischio sismico maggiore, come Palermo. In qualità di Socio Fondatore del Club per l’UNESCO di Roma, mi rivolgo anche a Francesco Rutelli, cittadino onorario di Aidone, perché intervenga nonché a tutti i Club per l’UNESCO che riescono a essere raggiunti da questa comunicazione per fermare questo scempio.

Gli amici ennesi del rispettivo Club hanno indirizzato al Presidente della Repubblica, peraltro siciliano,la petizione qui allegata. Ma ricordatevi: giù le mani dalla DEA!

Al Presidente della Repubblica

il Club per l’UNESCO di Enna Le scrive per esprimere grande preoccupazione e netta contrarietà all’ ipotesi di trasferimento della Dea di Morgantina dal Museo Regionale di Aidone ad altre sedi per esposizioni temporanee. La proposta avanzata,in tal senso, dall’Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Vittorio Sgarbi, viene giudicata inaccettabile per le seguenti motivazioni:

– La Dea rappresenta l’icona dell’identità culturale dell’entroterra ennese, culla del suo mito e sede d’elezione del suo culto.

– Il suo spostamento priverebbe il Museo Regionale di Aidone della sua principale attrattiva , in quanto testimonianza essenziale della fase greca di Morgantina.

– L’opera,composta di pietra calcarea tenera e friabile, è a rischio di depauperamento, come dimostrano le complesse e sofisticatissime operazioni della sua installazione ed il suo rientro diretto da Malibù ad Aidone, senza soste intermedie, per evitare possibili danni.

– I restauratori esperti del Paul Getty Museum , che effettuarono il suo montaggio nel 2011 ancorandola ad una solida base antisismica, suggerirono di non rimontarla in altre sedi.

– Il professore Malcolm Bell della Virginia University, direttore della Missione archeologica americana di Morgantina, venuto a conoscenza della suddetta proposta, ha espresso ufficialmente, con autorevoli motivazioni tecnico-scientifiche, il proprio parere nettamente negativo circa ogni ipotesi di trasferimento, definendo il materiale della statua “fragile, friabile e di facile rottura”.

– Con decreto della Regione Siciliana n.155 /2013 la Dea di Morgantina è stata inserita nell’elenco delle opere giudicate inamovibili.

– Non c’è una ragione di indiscusso valore scientifico che ne motivi lo spostamento e l’esposizione in altre sedi.

– Lo scopo dichiarato di volerle dare maggiore visibilità, per incrementare futuri flussi turistici, è contraddetto dal fatto che l’attuale esposizione degli Argenti di Eupolemo al Metropolitan Museum di New York ( per effetto di un patto sciagurato tra un Ministro ed il Museo americano),quella degli Acroliti all’EXPO di Milano e quella

della testa di Ade a Palermo e a Lampedusa non hanno modificato il flusso di visitatori di Morgantina e del Museo.

– La promozione turistica dei luoghi meno visitati non va attuata spostando le opere, ma investendo risorse nelle infrastrutture, provvedendo alla manutenzione ordinaria dei siti e dotandoli di attrezzature idonee ad una efficiente ed efficace gestione e valorizzazione.

– Un eventuale spostamento della Dea mortificherebbe e vanificherebbe le speranze di quanti hanno investito risorse umane e finanziarie puntando sul rilancio economico del territorio e sulla promozione del suo patrimonio culturale.

– Gli operatori turistici , intervenuti in dibattiti pubblici, hanno già lanciato il loro allarme per la cancellazione di prenotazioni di visite a Morgantina e al Museo, dopo la ventilata ipotesi di spostamento della Dea.

– “Palermo capitale della cultura 2018” deve rappresentare un’occasione formidabile per la promozione turistica di tutta la Sicilia, non una ragione di impoverimento dei siti meno visitati.

– La comunità locale, le Associazioni culturali del territorio, esperti ed operatori del settore turistico e imprenditoriale hanno manifestato analoga opposizione alla proposta dell’Assessore Regionale.

Pertanto, il club per l’UNESCO di Enna fa appello alla S.V. di voler considerare con particore attenzione le suddette ragioni di contrarietà alla proposta assessoriale e di intervenire prontamente al fine di non renderla esecutiva .

In riferimento all’intenzione dell’Assessore Sgarbi di realizzare una copia della Dea di Morgantina, che svilirebbe l’originale, il Club si fa portavoce della richiesta di oltre cento artisti che, nell’ambito degli eventi in programmazione per “Palermo capitale della cultura 2018”, desiderano esporre, nel capoluogo siciliano, le proprie opere grafiche e scultoree dedicate alla Dea di Morgantina. Gli stessi, già nel 2011, in risposta ad un appello del Club, per onorare e celebrare il rientro della Dea, aderirono ad un progetto UNESCO con la mostra “Artisti per Morgantina”. Con l’attuale proposta gli artisti intendono offrire il proprio contributo alla promozione dell’entroterra ennese, richiamando l’attenzione su un capolavoro assoluto, che rappresenta l’espressione più alta della fase greca di Morgantina.

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