Beni culturali
Home Movies Digital Archive
Se una storia non riguarda l’ascoltatore lui non la sta a sentire.
[…] Una storia grande e durevole deve riguardare tutti, altrimenti non dura. Ciò che è strano e straniero non interessa,
interessa solo ciò che è profondamente personale e familiare.
(J. Steinbeck, La valle dell’Eden, 1952)
Un autoritratto del nostro Paese nel corso del tempo. È questo il tema di fondo del progetto di una piattaforma digitale multilingue per la fruizione in rete del cinema privato italiano. Si tratta del patrimonio raccolto in quasi 15 anni di attività dall’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, struttura a cui si deve la riscoperta di un bene culturale nascosto e dimenticato. L’Archivio è stato fondato da Home Movies, associazione nata con l’obiettivo di promuovere e organizzare lo studio, l’archiviazione e la valorizzazione delle pellicole in formato ridotto (9,5mm, 16mm, 8mm e Super8), girate in un periodo che coincide con il secolo breve (circa 1920-1990).
L’Archivio, cresciuto dal basso con la partecipazione e il coinvolgimento di migliaia di cineamatori e famiglie, per primogenitura, dimensioni e riconoscimenti ottenuti rappresenta un unicum nel panorama italiano. Attraverso campagne di raccolta condotte con numerosi partner su tutto il territorio nazionale, conserva un patrimonio di circa 5 mila ore di materiale audiovisivo, paragonabile a quello dell’archivio LUCE, di cui rappresenta il controcampo.
Al di là del valore di memoria personale, il cinema amatoriale, nelle sue molteplici forme (familiare, diaristico, sperimentale, documentaristico, finzionale, ecc…), rappresenta oggi uno straordinario serbatoio di documenti visuali sia per la ricerca storica ed etnografica che per il riuso creativo nel cinema e nell’arte (documentari, installazioni, performance). Prodotto al di fuori dei canali ufficiali (e in alcuni casi in opposizione a essi), il cinema amatoriale rappresenta un’eccezionale testimonianza sociale e culturale del mondo a cui appartiene, che mostra, con vivacità e immediatezza, il paesaggio, la vita quotidiana, le ritualità familiari, i piccoli e grandi eventi di microstoria che in vario modo intersecano la storia ufficiale, testimonianze di un passato quasi irrimediabilmente perduto.
Quello che manca a questo straordinario patrimonio è la piena accessibilità. Il progetto quindi propone un sistema di archiviazione online per la gestione e l’accesso del patrimonio dell’Archivio di Home Movies, aperto ad altri soggetti, e un’interfaccia pubblica (entrambi basati interamente su tecnologie open source) di ricerca, consultazione e visualizzazione delle immagini in movimento, che ne permetta la fruizione immediata da parte di un’utenza che va dal semplice appassionato allo storico, al filmmaker e all’artista.
1. Il soggetto proponente: HOME MOVIES
L’Archivio Nazionale del Film di Famiglia è nato oltre dieci anni fa con l’obiettivo di salvare e trasmettere il cinema amatoriale e familiare, un patrimonio audiovisivo nascosto e inaccessibile. L’Archivio è stato fondato ed è tuttora gestito da Home Movies, l’associazione di un gruppo di ricerca formatosi all’inizio degli anni duemila con l’intento di promuovere e organizzare lo studio, l’archiviazione e la valorizzazione del cinema amatoriale e familiare.
Home Movies raccoglie dunque le pellicole cinematografiche conservate dalle famiglie italiane, con l’impegno di prendersi cura dei veri e propri archivi filmici che esse custodiscono. Col tempo il raggio d’interesse e azione di Home Movies si è allargato, includendo nell’attività di recupero anche gli archivi audiovisivi in possesso di soggetti diversi come imprese, scuole, parrocchie, associazioni, e altro.
La sede dell’Archivio Home Movies è presso l’Istituto per la Storia e le Memorie del 900 Parri Emilia-Romagna, in via Sant’Isaia 18 a Bologna, con il quale l’Associazione nel 2005 ha stipulato una convenzione ventennale. Il 6 ottobre 2010 è stato avviato dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna il procedimento che dichiara il precipuo interesse storico del patrimonio filmico familiare e amatoriale italiano costituente l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia.
2. Il patrimonio dell’ARCHIVIO NAZIONALE DEL FILM DI FAMIGLIA
Le immagini contenute nelle migliaia di pellicole conservate nell’Archivio rappresentano un immenso patrimonio di materiali amatoriali che documentano momenti di vita quotidiana e familiare, ma anche viaggi, riti collettivi ed eventi pubblici. Filmati che svelano con un punto di vista inedito, privato e personale, circa 70 anni di storia italiana, dai primi anni Venti fino agli anni Ottanta del Novecento, e che costituiscono significative testimonianze individuali sui fenomeni che hanno caratterizzato la società italiana. Con il loro sguardo essenzialmente diaristico, mostrano gli aspetti più immediati e per questo più trascurati della nostra società, e testimoniano oggi le trasformazioni del paesaggio e degli stili di vita, offrendoci l’opportunità di osservare i riflessi che i grandi eventi storici hanno portato nelle abitudini e nella vita quotidiana delle persone.
Il patrimonio audiovisivo inedito e privato attualmente custodito dall’Archivio ammonta a circa ventimila film. La durata totale di tutto il patrimonio è di circa 5.000 ore di materiale audiovisivo proveniente da tutta Italia.
Le acquisizioni dei fondi filmici avvengono principalmente tramite donazione all’Associazione Home Movies, che non ha fini di lucro e ha per oggetto, come da Statuto, l’attività culturale e di studio nel campo degli audiovisivi, per promuovere la conoscenza e la costruzione di una storia del cinema amatoriale e delle memorie familiari, nonché favorire la comprensione del contesto storico e sociale in cui sono stati prodotti i film e la trasmissione di essi come documenti capaci di testimoniare, rappresentare e raccontare la vita dei cittadini italiani nel corso del Novecento.
L’Archivio custodisce le pellicole in locali a temperatura e umidità controllate, al fine di garantirne una conservazione ottimale, e attua strategie di salvaguardia dei materiali conservati che consistono nel restauro conservativo delle pellicole, nella loro digitalizzazione e nella loro catalogazione.
3. Il progetto: HOME MOVIES DIGITAL ARCHIVE
Ciò che manca a questo straordinario patrimonio è la piena accessibilità. Il progetto quindi propone, attraverso un recupero delle diverse inventariazioni e catalogazioni esistenti, un sistema di archiviazione online per il censimento e la gestione complessiva del patrimonio dell’Archivio di Home Movies, aperto ad altri soggetti, e un’interfaccia pubblica (entrambi basati interamente su tecnologie open source) online di ricerca, consultazione e visualizzazione dei fondi archivistici, che ne permetta la fruizione immediata da parte di un’utenza che va dal semplice appassionato allo storico, al filmmaker e all’artista.
Lo stato dell’arte: la catalogazione esistente
L’Archivio Nazionale del Film di Famiglia si è dotato, fin dalla sua fondazione, di un catalogo informatizzato per la descrizione e la fruizione dei film di famiglia e amatoriali. Gli standard ai quali si è fatto riferimento sono quelli stabiliti dalle regole della FIAF (La Fédération Internationale des Archives du Film), che derivano dal mondo biblioteconomico, adattati alle esigenze dell’archivio in base all’esperienza maturata e ai contenuti specifici del cinema amatoriale, e gli standard internazionali di descrizione archivistica Isad (G) – General International Standard Archival Description e Isaar (CPF) – International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families. L’integrazione fra questi due standard, quello di derivazione biblioteconomica che rivolge lo sguardo ai film nella loro unicità, e quelli archivistici che contemplano la visione d’insieme di un fondo filmico, permette di restituire la ricchezza informativa di questo patrimonio che da privato – attraverso un lavoro approfondito di analisi e ricerca – si trasforma in patrimonio culturale pubblico a disposizione di tutti coloro che sono interessati.
Il geodatabase gestirà in modo unitario e coerente il patrimonio filmico e consentirà all’utente di fruire integralmente i contenuti audiovisivi sia in modo autonomo, sia attraverso temi e percorsi suggeriti.
Il lavoro di catalogazione e documentazione sui singoli film e sui fondi è svolto in stretta collaborazione con gli autori delle riprese e i loro familiari, senza i quali sarebbe impensabile avviare un percorso di ricontestualizzazione storica e sociale necessaria a restituire a queste pellicole il loro valore di testimonianza sul secolo appena trascorso, a partire dai primissimi anni ’20 fino agli anni ’80 inoltrati, quando la pellicola passa il testimone al video analogico e poi al digitale. Al momento tutte le pellicole risultano inventariate, e attraverso l’attività ordinaria dell’Associazione Home Movies e alcuni progetti mirati è stato possibile digitalizzare buona parte del patrimonio (75%) e catalogarlo in modo approfondito (25%).
Attraverso il progetto sarà possibile dare accesso progressivamente a tutto il patrimonio.
Il portale online
Il progetto qui presentato prevede, dal punto di vista operativo, la progettazione e realizzazione di una piattaforma online per la visualizzazione e la pubblicazione del catalogo dei contenuti digitalizzati dell’Archivio Home Movies, con l’obiettivo di consentirne l’accesso pubblico e la più ampia diffusione dei materiali audiovisivi per la ricerca, la didattica e la produzione documentaristica e multimediale.
La pubblicazione online di un’ampia selezione “pilota” dei fondi archivistici (250 ore di girato, corrispondente grossomodo a 1.000 titoli) rappresenta un passo estremamente significativo per la diffusione di un patrimonio cinematografico inedito che solo nell’ultimo quindicennio è stato riscoperto e apprezzato. Il repertorio online avrà una rilevanza analoga al catalogo dell’Archivio Storico Luce, e soluzioni tecnologiche innovative e open access per la fruizione del materiale.
Gli utenti potranno interagire con i contenuti audiovisivi inserendo dati utili all’identificazione dei film, alla loro localizzazione e alla loro datazione, condividendoli e commentandoli anche sui social networks. I dati, dopo essere stati verificati, permetteranno di completare la descrizione dei film. Attraverso il catalogo saranno proposti temi specifici dell’archivio, percorsi di accesso alle collezioni e materiale correlato alla catalogazione dei film (raccolte di fonti orali, video interviste, fotografie, diari e lettere).
Parole chiave del progetto, co-prodotto con BraDypUS – Communicating Cultural Heritage e realizzato con l’Università di Udine (Dipartimento di Storia e Tutela del Beni Culturali DIBE), sono #multidisciplinarità, #multilingua, #multipiattaforma, e #interazione. Esso infatti consolida il network creato in questi anni da Home Movies soggetti diversi (istituzioni culturali, università, professionisti, enti territoriali, realtà produttive e creative), cui appartengono partner nel recupero del patrimonio filmico come università (Udine, Modena e Reggio Emilia, Sassari), biblioteche nazionali e civiche (Panizzi, Reggio Emilia; Gambalunga, Rimini; Braidense, Milano; Bertoliana, Vicenza), Istituti e archivi (Parri, Bologna; ISRE, Nuoro; AESS, Milano; Officina della memoria, Foligno), centri e reti culturali (Recidivi, Bari; Casa Totiana, Roma), enti territoriali (regioni, province, comuni).
L’uso della piattaforma sarà poi liberamente e gratuitamente offerto ad altri soggetti pubblici e privati che detengono film amatoriali, per allargare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio e favorire l’aggregazione sociale e culturale delle realtà in possesso.
Estremamente innovativa è la modalità di fruizione delle immagini storiche amatoriali, geolocalizzate e inserite all’interno di un contesto cartografico (GMaps). Il collegamento tra dati storici a geografici rappresenta un’efficace chiave di lettura e interpretazione del dato visivo, consentendo, grazie alle caratteristiche proprie della cartografia web, di apprezzare in modo intuitivo i cambiamenti tra i luoghi visibili nelle riprese amatoriali/familiari e quelli del giorno d’oggi, anche in maniera immersiva attraverso Street View di Google. Questa mappa della memoria costituirà quindi una guida “sentimentale” del paesaggio e della storia d’Italia del Novecento, nonché un potente mezzo di comunicazione e sensibilizzazione del pubblico – soprattutto dei giovani – verso il problema sia della memoria del passato inteso come bene comune, sia dell’autorappresentazione, tema caro all’antropologia visuale.
La sostenibilità tecnologica di lungo periodo è garantita dal generale impiego esclusivo di strumenti open source, aperti a future implementazioni, esportazioni e migrazioni. Il geodatabase gestirà in modo unitario e coerente il patrimonio filmico e consentirà all’utente di fruire integralmente i contenuti audiovisivi sia in modo autonomo, sia attraverso temi e percorsi suggeriti. Secondariamente, sostenute una tantum le spese di costruzione del database e dell’interfaccia, i successivi costi sarebbero notevolmente ridotti, e autosostenuti per almeno 5 anni dalle future attività, a scala nazionale o locale, che Home Movies ha già in atto e sta sviluppando con il supporto di/in collaborazione con enti pubblici e di ricerca e archivi. Ulteriore mezzo di futura sostenibilità è la possibilità di fornire su richiesta materiali d’archivio a pagamento per il riuso (produzioni televisive o cinematografiche).
Principali tematiche del progetto
Emergeranno dai fondi selezionati i temi che riguardano la famiglia, la vita quotidiana, le vacanze, il tempo libero, le ritualità collettive laiche e religiose, il paesaggio e le sue trasformazioni. Oltre a questi temi di carattere generale sarà possibile far emergere aspetti specifici della storia della società italiana quali l’emigrazione, il lavoro, la militanza politica. Nell’ottica della comparazione tra i diversi immaginari politici e sociali, molto importanti risultano anche gli Archivi delle attività parrocchiali. Altro tema emergente sarà quello relativo alla documentazione filmica di famiglie ebraiche italiane che attraverso le loro riprese ci hanno lasciato un patrimonio di testimonianze visive sulla loro vita prima e dopo la seconda guerra mondiale.
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