Beni culturali

Banca Ifis per i suoi 40 anni inaugura il “Parco Internazionale di Scultura”

29 Settembre 2023

MESTRE – Banca Ifis celebra i 40 anni dalla propria fondazione donando al territorio in cui è  storicamente radicata un nuovo spazio pensato per la fruizione dell’arte e della scultura contemporanea: il “Parco  Internazionale di Scultura di Banca Ifis”, l’esposizione permanente di sculture monumentali nata per volontà del  Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, e ospitata all’interno della cinquecentesca Villa Fürstenberg  a Mestre (Ve), oggi sede della Banca.

“Abbiamo deciso di celebrare i nostri 40anni con una iniziativa, inedita e dal forte valore culturale, a favore di questo  territorio al quale siamo profondamente legati. Il Parco Internazionale di Scultura sarà un luogo in continua  evoluzione e aperto al pubblico: un esempio del nostro modo di fare banca improntato all’economia sociale, capace  di coniugare la generazione di profitto con la creazione di valore per le nostre comunità. Una sintesi, da sempre nel  nostro DNA, che continuerò a portare avanti nel solco di una tradizione famigliare fatta di valori solidi e visione di  lungo periodo, con uno sguardo puntato sul futuro. In questo momento speciale, rinnoviamo il nostro impegno ad  essere Banca a servizio delle piccole e medie imprese e a sostegno dell’economia del nostro Paese” ha dichiarato  Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

Curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, e inaugurato alla presenza dei vertici della Banca e dei  rappresentanti delle Istituzioni – tra i quali Vittorio Sgarbi, Sottosegretario alla Cultura, e Luca Zaia, Governatore  del Veneto – il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis sarà aperto al pubblico a partire dalla primavera 2024.

Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis 

Il Parco Internazionale di Scultura è ospitato all’interno degli oltre 22 ettari di giardino di particolare pregio  naturalistico e di biodiversità che circondano Villa Fürstenberg, con la sua architettura che richiama lo stile  palladiano. Nello spazio espositivo sono presenti, a oggi, dodici opere plastiche di dieci maestri della scultura  contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo  Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert.

Il percorso espositivo parte dall’ingresso della Villa, dove è stata posizionata la grande scultura di Igor Mitoraj dal  titolo “Teseo screpolato” (2011) e prosegue nelle aree verdi del parco monumentale, portando il visitatore a una  profonda immersione nel costante dialogo tra arte e natura, che è alla base dello stesso progetto espositivo. Gli  spazi del Parco Internazionale di Scultura vogliono anche essere un laboratorio a cielo aperto per il Padiglione  Italia della Biennale che vedrà ogni anno l’inserimento di nuove sculture, anche monumentali, al fine di continuare  a stimolare il rapporto tra arte e giardino che ne caratterizza la sua essenza.

Lo spazio espositivo è accompagnato anche dal volume “La Natura della Scultura contemporanea – Il Parco  Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni” con la storia della Villa e delle opere, edito da Skira  e curato da Cesare Biasini Selvaggi e Giulia Abate. Il volume ripercorre attraverso saggi e un ricco apparato  iconografico il ruolo e l’importanza della scultura nelle pratiche artistiche contemporanee, il suo rapporto con la natura e il territorio, con l’ambiente costruito e la sfera pubblica. Si parte dal contributo di Cesare Biasini Selvaggi  che, attraverso le opere della collezione di Banca Ifis, mette in evidenza quanto sia eterogeneo il linguaggio della  scultura, che si usi il marmo o qualunque altro materiale o medium volto a plasmare la forma. Per proseguire, tra  gli altri, con Architettura, arte e Parchi di scultura, nuovi valori e prospettive del Collettivo Fosbury (curatori  Padiglione Italia Biennale Architettura), con lo studio Illuminare la scultura e i parchi d’arte dell’architetto Alberto  Pasetti, con Fotografare la scultura di Andrea Garuti: la fotografia, per sua natura votata a disegnare con la luce e  a lavorare sulla profondità di campo, offre un’ulteriore visione e interpretazione plastica dell’opera scultorea, che  va oltre la semplice documentazione. Conclude Il collezionismo corporate e il ruolo dell’arte nelle aziende italiane  di Chiara Paolino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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