Arte

Palestra Gregor Samsa Exhibition a Parma

30 Maggio 2018

Non è facile, quando si porta avanti un percorso artistico/culturale con chi vive una condizione di disagio, uscire dallo schema del “sostegno”. Spesso anche i progetti partiti con le migliori intenzioni finiscono col trasmettere un’idea di marginalità rispetto al contesto artistico tradizionale, quasi che il prodotto finale di un percorso di ricerca e sviluppo di un linguaggio creativo originale fosse una sorta di lavoretto scolastico di fine anno. Qualcosa di lodevole, insomma, ma adatto al pubblico benevolente composto da amici e parenti.

Palestra Gregor Samsa Exhibition è qualcosa di diverso.

Siamo di fronte a una mostra, strutturata con criteri e canoni “tradizionali”, supportata da un discorso critico e di allestimento che in nessun modo trasmette quell’estraneità dal mondo tipica dei lavori fatti “ad hoc”. Qui l’arte è centrale e il progetto che, a monte, ha permesso agli artisti esposti di trovare la loro “voce” un mezzo e non un fine. Nello spazio di strada Bixio 50 a Parma trovano collocazione un centinaio di opere fra disegni, dipinti, installazione, fotografie, scatole ottiche, diari di bordo, oltre ad una ricca documentazione delle attività che hanno permesso la realizzazione della mostra. Il percorso narrativo che accompagna il visitatore è stato strutturato a partire dai risultati e dal contributo di ognuno, non tanto per un desiderio ecumenico, ma per la funzione che ogni opera ha nel trasmettere il senso di un workshop di tre mesi a cura di Andrea Saltini e progettato da Caterina Nizzoli dell’associazione Artetipi. A partire dal mese di marzo infatti gli artisti si sono cimentati in un approfondimento su corpi, linguaggi e identità a partire dalla voce/testo di Gregor Samsa/Franz Kafka.

Metamorfosi, linguaggi pre verbali, accostamenti sensoriali e immaginativi legano le opere esposte in uno spazio in cui le differenze individuali si ricollegano ad un’unica struttura e in un unico dialogo con il visitaore. Il progetto s’inserisce all’interno dell’atelier i Cachi, realtà nata a Parma nel novembre del 2017 sempre a cura dell’associazione Artetipi, che ha sede al secondo piano della galleria d’arte Rizomi Art Brut, dove la mostra sarà visitabile fino al 30 giugno da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 18.00 e il sabato dalle 15.30 alle 18.30. A metà giugno sarà inoltre presentato e reso disponibile il catalogo, che offrirà la possibilità di conoscere, in modo ancor più approfondito, il percorso di genesi creativa dell’esposizione.

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