Arte
L’opera di Jean Blanchaert per ricordare i Giusti tra le Nazioni
Giusti tra le Nazioni è il termine usato, dopo la Seconda guerra mondiale, per indicare quegli eroi, rimasti per lungo tempo anonimi, che non esitarono a mettere a rischio la loro vita per aiutare gli ebrei. Giusto era un non ebreo che aveva salvato la vita di un ebreo. Da questa idea, nata al memoriale di Yad Vashem di Gerusalemme, il concetto di Giusto si è evoluto fino a comprendere tutti coloro che si sono battuti e ancora si battono, in tutto il mondo, in difesa della dignità umana. I Giusti sono quindi esempi di virtù per tutta l’umanità, indistintamente dalla fede e dalle origini etniche. Salvare vite in Africa, in Asia, in Sudamerica o in Europa durante la Shoah, soccorrere gli armeni perseguitati, testimoniare il genocidio in Rwanda, la dittatura sovietica o la pulizia etnica in ex Jugoslavia, battersi contro la mafia o il regime di apartheid: sono gesti di grande valore che possono dare insegnamento a tutti. I cento Giusti di questo libro sono stati selezionati tra quelli decretati dallo Yad Vashem di Gerusalemme e le molte storie universali raccolte in diciassette anni con un imponente lavoro approfondito da Gariwo, la foresta dei Giusti di Milano.
I disegni a inchiostro, calligrafici, di Jean Blanchaert, come moderne icone di “santi”, danno vita a una galleria di personaggi da ricordare, non solo nomi noti come Gino Bartali, Nelson Mandela, Papa Giovanni XXIII, ma anche nomi sconosciuti, “messaggeri del Bene” che non ci fanno perdere la speranza nell’umanità.
A partire da domenica 18 Marzo, per gentile concessione dell’Autore e dell’Editore, pubblicheremo ogni settimana una tavola illustrata contenuta nel libro “100 giusti nel mondo”, publicato da Rizzoli lo scorso 6 Marzo in occasione della Giornata Europea dei Giusti, di Jean Blanchaert, con un’introduzione di Philippe Daverio e un testo di Gabriele Nissim.
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