Arte
I 70 anni di Sgarbi: Vittorio devi correre ancora
Oggi Vittorio Sgarbi compie 70 anni.
È un tempo troppo breve per lui.
Deve correre ancora, tra palazzi, chiese, mostre, musei, aste per scovare opere d’arte. Perché in questa ansimante ed affannosa ricerca egli vuole ritrovare l’Assoluto, avere un contatto con Dio.
Lo spirito di Dio è nell’opera d’arte, ove si espande, si palesa. Attraverso i dipinti di Raffaello, di Leonardo, si perpetua la presenza di Dio nel mondo. E Vittorio quando vede una tela dialoga con quel pittore, anche se scomparso, ma pure con Dio.
In un articolo bellissimo( Vivere per collezionare e collezionare per vivere)pubblicato su “Il Giornale” il 2 febbraio del 2020 scrisse: “rispetto ad ogni altro oggetto le opere d’arte hanno un’anima, si impiglia nelle tele,resiste nelle tavole,agita la materia delle sculture… C’è un desiderio morboso in me: quello di possederle tutte. Ma è impossibile: perciò bisogna proteggerle, tenerle in un recinto, i cui confini sono quelli della scoperta, del gusto, della conoscenza… Tutto il denaro che ho non mi serve per comprare case, azioni, ma nel trasformarlo in Spirito e perciò possedere ed acquistare opere d’arte, perché in esse possa scoprire l’anima ascosa, ma non dissolta degli artisti “.
Deve correre ancora, combattere per difendere dagli stupri di capre e bifolchi il nostro patrimonio artistico e naturale.Per questo è preso da ira furibonda.
Deve stare nel Parlamento per essere una voce fuori dal coro di incartapecoriti ed incapaci. Infatti Vittorio non ha bisogno di cariche e prebende: gli basta la sua parola, della quale ne ha profonda cura. Oltre a possedere migliaia di opere d’arte ha una biblioteca di 280 mila volumi.
I libri- come diceva Umberto Eco– non sono quelli che si scrivono solo, ma anche quelli che si scelgono. La sua biblioteca non deve sfaldarsi ma essere unita: perché si dovrà dire :”questi sono i libri che legge Vittorio “.
Ha scritto tanto ed è sontuoso: perché chiaro, elegante e capace di attrarre l’attenzione del lettore nella spiegazione di un quadro, quando ne fa emerge il particolare con descrizione preziosa.E diffonde l’arte nei teatri e per questo gli arride un giusto successo di pubblico.
Ha amato tanto: la donna per lui è l’immagine e chiara presenza di Dio in mezzo a noi, perché sono piene di grazia e rappresentano la perfezione del creato.
Difende gli innocenti e si pone contro la Magistratura, quando vuole travalicare dai suoi poteri.
Il coraggio di Vittorio in questo è quello di un eroe. Cossiga per questo gli voleva bene.
Lunga vita a Vittorio deve correre ancora, perché il tempo che Dio ci ha dato è troppo breve per conoscere la bellezza dell’Universo.
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