Arte

Ho sognato le Terme del Corallo di Livorno

12 Maggio 2016

E chi non c’è stato! Quelli della mia generazione ne devono avere sentito parlare per forza dai nonni. Perché erano il fasto della città. E di fasti le città ne hanno bisogno. Specialmente oggi che tutto sembra perdersi nell’anonimato. Allora, ho sognato le Terme del Corallo di Livorno. Ma non abbastanza tanto da volerle vedere risorgere. Le ho sognato per esserci stato una volta da una porta della ex Coca Cola. E le ho sognate in qualche incursione notturna fatta volando sopra su tutta la città. Perché ho ricevuto in eredità tutta una città, ma non un solo pezzo di città. E forse sarebbe stato meglio concentrarsi solo su un pezzo, solo su una parte di essa per indirizzare gli sforzi. Eppure ho sognato le Terme del Corallo.

Giacciono lì, accanto a quella stazione dei treni che frequento ogni mattina. A volte ci passo accanto senza nemmeno rendermene conto, senza salutarle. Ne realizzo la consistenza solo quando attraverso il cavalcavia in bicicletta e posso gettare giù un occhio con maggiore attenzione e vedere lo sfregio del tempo. E di quel ponte che dovrebbe unire passato e futuro di una città e invece ne rappresenta solo lo scempio. Si veniva qui da ogni dove a fare le cure termali e a bere alla fonte quell’acqua che oggi dobbiamo andarci a prendere almeno a Montecatini. Della Livorno di oggi sarebbero il biglietto da visita migliore. Invece, conciate così, ne sono il necrologio.

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La gente però quando crede in qualcosa può fare miracoli. E all’iniziativa di un singolo cittadino se ne sono aggiunti altri che hanno fondato una associazione no profit per vedere di richiamare l’attenzione di tutti su questo monumento eccellente. Da qualche anno le terme sono state anche candidate su vari fondi del FAI per vedere di farle rivedere a tutti e non solo a chi, come me, vi entrava da una porta tagliafuoco della Coca Cola. E pensare che per salvarle potrebbe bastare una email di ciascuno di noi. Ho sognato le Terme del Corallo e qualcuno le ha sognate prima di me.

Io al sogno mi sono solo aggiunto. L’ho fatto scrivendo una semplice email alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che è questa bellezza@governo.it. Una email da mandare entro il 31 maggio 2016, chiedendo di salvare del Terme del Corallo. In palio ci sono 150 milioni di euro per la riqualificazione di un monumento dimenticato. L’ho fatto sperando di non doverci più planare sopra a questo tesoro livornese da quel cavalcavia che più lo pensò più non mi piace. L’ho fatto come tutti voi che in due minuti potreste aggiungervi al sogno e salvare davvero le Terme del Corallo.

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