Arte
Grazie di tutto, Ezio
Stanotte è venuto giù un mezzo diluvio. Un amico ha scritto che era il cielo a piangere per la morte di Ezio Bosso: è sicuramente così.
Proprio in queste settimane Penelope sta studiando ‘Al chiaro di luna’ di Beethoven, allora le ho subito girato il link dove Ezio la interpreta in uno studio televisivo, scegliendola tra le tante del suo amato e “uomo libero” Beethoven. Con quel suo sillabare conquistato, racconta al devoto presentatore che quando bambino la ascoltò per la prima volta, il suo più grande desiderio diventò poterla suonare: è a quella luce lunare che deve la sua simbiosi con il pianoforte.
Desiderio e simbiosi. L’Artista vive una magnifica ossessione, che le auguro. Poi può anche capitare, che sia divertente.
Penelope mette le cuffie e si incolla al video.
Il corpo soffocato del pianista si muove come se tentasse di volare, di staccarsi dallo sgabello per andare a inseguire la musica che ha tra le dita. Le smorfie del viso esplodono, maschere tragiche dalla gioia incontenibile. Alcune persone in studio con gli occhi lucidi, presentatore compreso. E anche nei piccoli cieli di Penelope due lacrime vengono a galla, come gocce sudate dal cuore.
Dimentico per un attimo l’onda bipede meschina che divora la cronaca.
È esistito un uomo così. Oggi mi basta.
Devi fare login per commentare
Accedi