Arte

Francia e Italia: la politica divide, l’arte unisce

7 Febbraio 2019

Mentre la Francia richiama il suo ambasciatore in Italia “per consultazioni” dopo gli attacchi del Governo tricolore, dall’Umbria arriva un festival indipendente di arte contemporanea che invece punta proprio sulla valorizzazione dei legami storici e artistici fra i due Paesi.

“La Francia e l’Italia sono unite da una storia comune; esse condividono un destino. Hanno costruito insieme l’Europa e operato per la pace. La Francia è profondamente legata a questo rapporto di amicizia che nutre cooperazioni in tutti i settori e una vicinanza tra i nostri due popoli. L’amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le nostre sfide di questo XXI° secolo”.

Inizia così la nota diffusa dalla portavoce del ministero francese dell’Europa e degli Affari esterioggi, 7 febbraio, che annuncia la decisione da parte del governo francese di richiamare l’ambasciatore di Francia in Italia per consultazioni, a seguito degli “attacchi senza precedenti del governo italiano” in materia di gestione dell’immigrazione e  Franco delle Colonie fino all’avvicinamento M5S al movimento dei Gilet gialli e alle indiscrezioni sul dossier della Tav con la bocciatura delle Torino-Lione.

Incomprensioni, forse, o qualcosa di più profondo. Con la Francia che chiede all’Italia di “agire per ritrovare il rapporto di amicizia e di rispetto reciproco, all’altezza della nostra Storia e del nostro destino comune”.

In questo contesto particolarmente “agitato” dalla città umbra di Terni, nota per aver dato i nati al santo dell’amore, San Valentino, che festeggerà fra pochi giorni con eventi e iniziative culturali, arriva un festival di arte contemporanea, che si basa proprio sullo storico legame che unisce Italia e Francia: Gemellarte è il suo nome, a ricordare la volontà di dare nuova linfa ai gemellaggi esistenti fra le città tricolori e quelle transalpine, promuovendo lo scambio dei rispetti patrimoni, artistici e non solo.

L’obiettivo del progetto è proprio quello di creare un “ponte” ed abbattere ogni tipo di frontiera, favorendo la condivisione, con la ricerca e la promozione di nuovi talenti artistici, nonché la riscoperta del senso di cittadinanza e dei propri territori.

Come? Attraverso una call per gli artisti delle categorie pittura, scultura, fotografia, street art, video, installazione e performance che sfocerà, nel mese di maggio, in una doppia residenza artistica, seguita da una doppia mostra ed eventi a tutto tondo, fra concerti, spettacoli, incontri, film e aperitivi con l’artista.

L’EDIZIONE “ZERO” – La prima tappa di Gemellarte, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, sarà divisa fra Terni, città di elezione dei suoi organizzatori – la casa editrice Gn Media, e Saint Ouen, a pochi chilometri da Parigi, gemellata dal 1962, grazie a una doppia residenza artistica ospitata in contemporanea dal Caos – Centro arti opificio Siri e dalla Galerie Mariton dall’8 al 16 maggio.

Per la residenza verranno scelti due artisti, uno italiano e uno francese, selezionati dalle Commissioni di valutazione incaricate nel Paese ospitante, attraverso una call aperta fino al 10 febbraio.

Non ci sono limiti di età.

Per concorrere alla selezione a cura delle Commissioni di valutazione incaricate nel paese ospitante, bisogna inviare un pdf con alcuni dei propri lavori, la propria biografia e la presentazione dell’opera che si intende realizzare nel corso della residenza.

Fra le candidature spontanee pervenute alla mail candidature@gemellarte.it entro i termini indicati, i curatori individueranno almeno cinque artisti ritenuti meritevoli e fra questi verrà scelto il candidato da ospitare nella residenza artistica.

Gli artisti selezionati verranno avvisati entro il 17 febbraio.

Le due città oggetto dello scambio ospiteranno gli artisti scelti, i quali saranno invitati a produrre le loro opere in situ (l’artista francese opererà a Terni e l’artista italiano a Saint-Ouen), interagendo con il territorio e i suoi abitanti, o prendendo spunto da essi. Le opere prodotte nel corso della residenza rimarranno nelle città che ospitano gli artisti.

Punto di arrivo del progetto sarà il weekend dal 17 al 19 maggio, in cui Terni e Saint Ouen verranno unite attraverso l’esposizione delle opere create in residenza e un variegato programma di eventi in contemporanea.

Il programma dettagliato verrà divulgato nelle prossime settimane.

LE COMMISSIONI

Gli artisti verranno selezionati da due commissioni, che possono annoverare fra loro importanti personalità del mondo della cultura e dell’arte, oltre che referenti istituzionali delle due città protagoniste del festival.

Sul versante francese: Paola Bassani, storica dell’arte e figlia dello scrittore Giorgio Bassani (autore del romanzo ‘Il giardino dei Finzi Contini’ nonché fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980); Yves Le Gros, direttore de l’École de beaux arts; la pittrice Katrine Frederix, gli assessori del Comune di Saint Ouen Brigitte Zucchiatti (Cultura) e Tiziana Zumbo Vital (Patrimonio), curatrice della mostra alla galleria Mariton.

Sul versante italiano: Fabrizio Borelli, fotografo indipendente, operatore cinematografico, direttore della fotografia, regista e format designer; Linda Di Pietro, presidente di Rena (www.progetto-rena.it) ed amministratore unico di Indisciplinarte Srl, società che si occupa di progettazione culturale e sviluppo territoriale, e coordina la programmazione e i servizi del Caos –  Centro arti opificio Siri; Chiara Ronchini, curatrice e fondatrice della galleria Crac Arte Contemporanea di Terni; Alessandra D’Egidio, della direzione Servizi culturali – Alta formazione – Ufficio politiche giovanili del Comune di Terni; il vice sindaco e assessore alla Cultura di Terni, Andrea Giuli.

 

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