Arte
Design e grandi fotografi: 110 anni di Olivetti in mostra a Roma
La storia di Olivetti, l’industria italiana che ha cambiato la vita di intere generazioni ovunque nel mondo, inizia con una dichiarazione d’amore. Centodieci anni fa, l’11 agosto 1908, Camillo Olivetti rivolge alla moglie «mille baci affettuosi» in una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, la prima della storia Olivetti, che entrerà in produzione l’anno dopo. L’immaginario Olivetti ha saputo negli anni vedere in anticipo la forma delle relazioni tra le persone e le cose e tra le persone e le persone che hanno composto lo stile dei suoi prodotti e continuano a comporlo.
Proprio in occasione del 110°anniversario della fondazione di Olivetti, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita così la mostra “Looking Forward. Olivetti: 110 anni di immaginazione”, a cura di Ilaria Bussoni, Manolo De Giorgi e Nicolas Martino. La mostra è promossa da Olivetti con la collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti ed è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal 20 febbraio al 1° maggio.
La mostra non ha l’obiettivo di celebrare una famiglia illuminata dell’industria italiana ma ripercorre i momenti i punti più alti di creatività innovativa di un’azienda che ha segnato per sempre la storia del design, della grafica, del cambiamento tecnologico, della comunicazione, senza dimenticare l’importanza della personalità e della sensibilità di Adriano Olivetti.
La mostra si compone di due parti. La prima, “Raccolta visiva”, a cura di Manolo De Giorgi, è un viaggio sintetico nel progetto Olivetti attraverso una trentina di temi che hanno per filo conduttore la modernità. La seconda, “Disegnare la vita”, a cura di Ilaria Bussoni e Nicolas Martino, è una narrativa per scatti fotografici, manifesti pubblicitari e parole che usa l’archivio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti come un materiale vivo a partire dal quale guardare non solo la storia, ma il presente e il futuro possibile.
Ecco alcuni immagini della mostra.
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