Un’impresa cooperativa per la tua start-up? È una buona idea, ecco come fare
La forma giuridica prevalente tra le start-up innovative è quella della società a responsabilità limitata: quasi l’80% è costituito in questa forma. Un ulteriore 16,9% ha scelto la forma giuridica della s.r.l. semplificata, compresa quella con socio unico e a capitale ridotto, il 2,1% nella forma della società cooperativa e, infine, l’1,1% è nella forma della società per azioni. I dati sono quelli del Ministero dello Sviluppo Economico relativi al 2016 e confermano la tendenza a non scegliere la forma cooperativa quando si fonda una start-up. Come se attraverso la cooperazione non si potesse fare innovazione.
Unioncamere, conferma infatti, che nel 2016 le startup innovative con formula cooperativa sono state solo 127 e rappresentano l’1,89% del totale delle startup iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese.
Eppure la cooperativa può essere la scelta più giusta, per chi dà vita ad un’idea imprenditoriale che si propone di durare il più a lungo possibile, o magari per tutta la vita. Le srl sono spesso destinate a durare poco e non godono del patrimonio valoriale che si decide di adottare con una cooperativa.
La cooperazione, che ha una storia che parte da lontano, è oggi una nuova via di promozione dell’innovazione, se l’obiettivo è quello di creare nuove imprese, e non solo in ambito tecnologico.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Isnet sul mondo delle imprese e delle cooperative sociali nel 2015 più di una stessa cooperativa sociale su 10 ha progettato una start-up e il 7 per cento ne ha creata una. È un modo per lavorare insieme e su base paritaria in una struttura in cui i soci lavoratori svolgono anche il ruolo di imprenditori e reinvestono gli utili nell’azienda garantendone durata e funzionamento.
Fondare una start-up non è però un qualcosa di così semplice, come si ha la tentazione di pensare quando leggiamo o ascoltiamo le storie di successo di giovanissimi imprenditori che hanno trasformato la loro passione in lavoro. Innanzi tutto bisogna rispondere ai bisogni reali della collettività, del resto “un’idea, un concetto, un’idea, finché resta un’idea è soltanto un’astrazione”. Bisogna avere infatti un mercato a cui rivolgersi per attirare l’attenzione degli investitori, e poi servono competenze e capacità di pianificazione e gestione di tutto il processo.
È proprio per questo motivo che, dopo Coop per i Giovani, iniziativa che ha permesso a molti ragazzi di partecipare a tirocini formativi retribuiti (e non è sempre ovvio oggi) in realtà cooperative, Legacoop Lombardia ha deciso di sostenere, insieme a Coop Lombardia, l’iniziativa Coop per le idee . Il progetto nasce proprio con l’obiettivo di trasformare idee in vere imprese cooperative. Possono partecipare tutti gli aspiranti imprenditori della cooperazione che hanno interesse a seguire percorsi di formazione e consulenza finanziaria per avviare la propria start-up con sede in Lombardia.
L’unico limite per candidarsi al progetto? Quello di essere almeno tre persone che condividono un’idea imprenditoriale, il numero minimo per la costituzione di una cooperativa, ma non ci sono limiti di età.
Siete 3* aspiranti cooperatori e volete presentare il vostro progetto di impresa? Non vi resta che scrivete a coopperleidee@lombardia.coop.it, oppure telefonare al numero 02 28456 506/302 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.
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