Cinema
Venezia 72: ecco i quattro film italiani in concorso
Prende il via oggi la 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera e in programma al Lido fino al dodici di settembre. La cerimonia inaugurale inizierà alle 19 nella Sala Grande del Lido di Venezia, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, e preceduta dalla tradizionale passarella sul red carpet di star, addetti ai lavori e rappresentanti, o presunti tali, del mondo della cultura. A presentare la serata sarà la madrina della mostra di quest’anno, l’attrice Elisa Sednaoui. Gli ospiti assisteranno alla prima mondiale del film d’apertura Everest di Baltasar Kormákur, ispirato a fatti legati al tentativo di raggiungere la vetta della più alta montagna del mondo e girato tra Nepal e Alpi del Trentino Alto Adige.
Saranno cinquantacinque i nuovi film presentati al Lido, ventuno quelli in concorso nella sezione Venezia 72, dei quali quattro sono italiani. La giuria, presieduta dal regista Alfonso Cuarón, è composta dall’attrice Elizabeth Banks, dal critico e scrittore Emanuel Carrère, dai registi Nuri Bilge Ceylan, Hou Hsiao-hsien, Pawel Pawlikowski e Lynne Ramsay, dall’attrice Diane Kruger e da Francesco Munzi, reduce dal successo con Anime Nere.
Vediamo quali sono i quattro lungometraggi italiani in prima mondiale in concorso.
Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio (Rai Cinema; Italia, Svizzera, Francia; ‘107) Con Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Lidiya Liberman, Filippo Timi e Alba Rohrwacher.
Il film racconta di Federico, giovane uomo d’armi, che viene spinto dalla madre a recarsi nella prigione-convento di Bobbio dove suor Benedetta è accusata di stregoneria per aver sedotto Fabrizio, fratello gemello del ragazzo, e averlo indotto a tradire la sua missione sacerdotale. La madre preme affinché Federico riabiliti la memoria del gemello, ma anche lui viene incantato da Benedetta che sarà condannata alla prigione perpetua e murata viva. Ma Federico, trent’anni dopo, diventato cardinale, incontrerà nuovamente Benedetta, ancora rinchiusa tra quelle mura. Ai giorni nostri, a quel portone del convento trasformato poi in prigione e apparentemente abbandonato, bussa Federico Mai, sedicente ispettore del Ministero, accompagnato da Rikalkov, un miliardario russo, che lo vorrebbe acquistare. In realtà quel luogo è ancora abitato da un misterioso “Conte” che occupa abusivamente alcune celle dell’antica prigione e che si aggira in città solo di notte. La presenza dei due forestieri mette in agitazione l’intera comunità di Bobbio, che sotto la guida del “Conte” tenta di vivere grazie a frodi e sotterfugi, ostacolando in ogni modo la modernità che avanza inesorabilmente. Ma il nuovo è migliore del vecchio?
Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino (prodotto da Gaetano Di Vaio e Figli del Bronx con Eskimo di Dario Formisano; Italia, Francia; ‘110) Con Valeria Golino, Massimiliano Gallo e Adriano Giannini, il film racconta di Anna, moglie di un camorrista e donna ignava, che vive sospesa tra bene e male, senza vedere, sentire e parlare. Per amore della sua famiglia, Anna ha lasciato che la sua vita si spegnesse lentamente, fino a convincersi di essere una “cosa da niente”. Suggeritrice in uno studio televisivo, dopo anni di precarietà lavorativa ed esistenziale, la donna riesce ad ottenere un lavoro stabile e a trovare il coraggio per intraprendere la strada per la libertà, anche dal marito.
A bigger splash di Luca Guadagnino (Studiocanal, Frenesy Film e in associazione con Cota Film; Italia, Francia; ‘120) Con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson e Corrado Guzzanti, A bigger splash è un ritratto sensuale, fra risate, desiderio e rock’n’roll, che deflagra in violenza sotto il sole del Mediterraneo. La leggenda del rock Marianne Lane è in vacanza sull’isola vulcanica di Pantelleria con il compagno Paul quando arriva inaspettatamente a interrompere la loro vacanza Harry, produttore discografico iconoclasta nonché suo ex amante, insieme alla giovanissima figlia Penelope, provocando un’esplosione di nostalgia delirante dalla quale sarà impossibile mettersi al riparo.
L’attesa di Piero Messina (Italia, Francia; ‘100) Con Juliette Binoche, Lou de Laâge, Giorgio Colangeli, Domenico Diele, Antonio Folletto e Giovanni Anzaldo, il film di Messina è la storia di Anna e Jeanne, isolate in una villa dell’entroterra siciliano, che aspettano insieme l’arrivo di Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda. La campagna siciliana aspra e bellissima circonda la casa e la isola, mentre la nebbia, che sale lenta lungo le falde dell’Etna, impedisce allo sguardo di spingersi lontano. L’attesa racconta di chi cerca di “proteggere una realtà la cui verità esiste solo perché profondamente condivisa”.
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