Musica
5 anni di Voci Sparse: intervista a Carlo Mezzalira
Voci Sparse è organizzato dall’associazione Argo 16 al Centro Vega di Venezia / Mestre, un spazio culturale dove musica, arte e cultura hanno sempre trovato fertile casa nel corso del tempo. 5 anni fa è iniziato un evento / format che ha dato spazio e voce al cantautorato classico o giovane dell’area veneziana / veneta, ospitando tantissimi artisti. Un centro di ascolto importante dentro una scenario che ne vede sempre meno attivi. Se vi piace lo stile cantautorale qui è il caso dirlo: ci sono solo chicche!
Oggi sulle pagine de Gli Stati Generali abbiamo il piacere di pubblicare l’intervista con Carlo Mezzalira (fra gli organizzatori dell’evento) per celebrare e farvi conoscere il percorso di Voci Sparse, tutto verso il concerto-festa del 29 aprile per i 5 anni, qui l’evento, non si svelo nulla, cliccate e scoprite gli artisti!
Iniziamo dunque con la nostra chiacchierata…
Recap generale su come funziona Voci Sparse per chi magari legge per la prima volta di questo format?
Voci Sparse è un format ospitato da Argo16, sala da concerti situata a Porto Marghera, zona industriale veneziana, che dal 2017 propone musica perlopiù cantautorale e perlopiù locale ma che si è riuscita a portare artisti da tutt’Italia e in rare occasioni addirittura dall’estero. La scaletta della serata è formata da tanti piccoli set da una ventina di minuti l’uno. Un set ad artista per quattro o cinque artisti.
Ciò che vorrei ricreare con questa struttura e questo tipo di evento è un’atmosfera intima, piacevole e dedicata all’ascolto, in cui si parte tranquilli e si segue un discreto crescendo dinamico evitando di limitare i generi e cercando di stare al passo coi tempi. Negli anni si sono infatti susseguiti act di ogni genere: pop, indie, folk, rock, elettronica, rap, spoken words, slam potery, musica contemporanea, monologhi teatrali. Tutti legati dal concetto di racconto, di parola e del suo rapporto con una certa musicalità.
Il nome riassume benissimo la volontà di radunare più artisti e quindi concretizzare un po’ un’idea di scena locale. Città come Bologna, Roma, Milano hanno i suoi cantautori, Voci Sparse nasce da una domanda: e a Venezia?
1) Come si è evoluto in format in questi anni? E come anche il contesto musicale generale è cambiato secondo voi?
Il 29 aprile 2017 c’è stata la prima edizione di Voci Sparse, il 29 aprile 2022 festeggeremo i primi cinque anni del format. Non male per un evento che pensavamo di riproporre per una, massimo due volte. [ride] Già questa per me è una grande cosa ma ciò che più mi soddisfa di Voci Sparse è vedere che chi viene invitato a suonare poi torna come spettatore per le edizioni successive.
A questo mi riferivo quando parlavo di “scena”, Venezia e terraferma sono piene di musicisti ma purtroppo scarseggiano le occasioni giuste per far rete, Voci Sparse è fortunatamente diventata una di queste occasioni e a me fa piacere, anche perché da qui sono nate diverse collaborazioni parecchio interessanti. Purtroppo trovar da suonare in zona è sempre più difficile, e la situazione era già tragica prima del Covid, Argo16 continua ad andare avanti ma sempre a livello indipendente, auto-sostenendosi con gli eventi e grazie anche al volontariato dei soci.
2) Quali sono stati i momenti più alti di questo format (concerti di maggior successo o punti dove avete visto una crescita)?
Nel corso degli anni sono arrivate diverse soddisfazioni, le prime tre che mi vengono in mente sono: essere stati coinvolti dal Teatro Stabile del Veneto nel 2019 per un evento al Teatro Goldoni dedicato ai giovani cantautori veneziani; aver organizzato e co-organizzato concerti che hanno visto la presenza di nomi importanti come Gualtiero Bertelli, MusicaPerBambini, NAVA e Giorgieness; aver dato il palco ad artisti che qui hanno fatto i loro primi concerti e che ora stanno riuscendo a farsi strada nel panorama “indie” italiano come Rares, Nuvola e i Queen of Saba.
3) Che tipo di impatto pensate abbia lasciato a livello culturale sulla scena musicale locale?
Pare che Voci Sparse stia diventando un piccolo punto di riferimento per tanti musicisti della zona, qui in molti hanno presentato un loro album e altri hanno addirittura fatto il loro primo concerto. Il fatto che la gente abbia iniziato a scrivermi per chiedermi di suonare mi fa pensare che il format piaccia e che sia ben seguito. Non credo di aver fatto nulla di troppo pretenzioso, non sto qui a montarmi la testa, ciò che interessa a me è dare un bel palco e una platea attenta a chi si esibisce, perché ce n’è bisogno, e un grosso aiuto in questo caso me lo danno i volontari e le volontarie di Argo16 che credono in questo format quasi quanto me.
4) Che piani avete per il futuro? Soprattutto ora che – pare, con le dovute scaramanzie – stia ripartendo il comparto dei live
Mi auguro di poter continuare in questo modo senza sentire la necessità di crescere a dismisura. Mi trovo bene in questa dimensione così alla portata di tutti, in modo da poter dare la giusta attenzione e il giusto spazio ai musicisti indipendenti, sperando, com’è successo ad alcuni, che riescano a fare strada.
Detto questo, dato che si parla di futuro, invito chiunque alla prossima tappa: questo venerdì (29 aprile 2022) ore 21:00 sempre ad Argo16. Sarà una serata speciale perché qui festeggio i primi cinque anni del format e sinceramente non vedo l’ora. La scaletta è bella carica: c’è Francesco Pintus che presenta il suo primo album, gli Almariva suonano il loro EP in chiave unplugged, c’è APICE che con noi chiude il suo tour nazionale e le Trust the Mask, uno dei progetti più interessanti che ho avuto modo di ascoltare dal vivo negli ultimi anni. In chiusura il DJ set di Basqviat.
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Grazie a Carlo per il tempo datoci, ora vi allego qui sotto un po’ di link utili!
Instagram di Voci Sparse
Facebook di Voci Sparse
Playlist Spotify con gli artisti che hanno suonato agli eventi organizzati da Voci Sparse
Playlist Youtube con alcuni video delle serate
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