Arte
È morta Zaha Hadid, la donna dell’architettura contemporanea
Zaha Hadid, architetta britannica di origini irachene, è morta all’età di 65 anni a causa di un infarto in un ospedale di Miami. Era ricoverata per una bronchite. L’architetta era nata il 31 ottobre 1950 a Baghdad. Si era laureata in matematica all’American university di Beirut e in architettura presso l’Architectural association di Londra.
Tra le opere principali di Zaha Hadid vi sono la Vitra Fire Station e il Landesgartenschau a Weil am Rhein, il Bergisel ski jump a Innsbruck, il Richard and Lois Rosenthal center for contemporary art a Cincinnati, il Bmw central building a Lipsia, il museo di arte contemporanea Maxxi a Roma e il London aquatics centre a Londra.
E’ stata la prima donna a ricevere i tre principali riconoscimenti del mondo dell’architettura: il Pritzker nel 2004, lo Stirling e la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects (RIBA). Nel 2010 “Time” l’aveva inclusa nelle cento personalità più influenti del mondo.
Il suo studio, lo Zaha Hadid Architects, dove lavorano 246 architetti, ha sede in un ex edificio scolastico vittoriano a Clerkenwell, Londra, ed è tra i più importanti studi di architettura del mondo.
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