Ambiente

Viaggio tra le viscere della Ferriera, l’Ilva del Nord

1 Febbraio 2015

La si vede in lontananza e pare una Las Vegas post atomica. Luci brillanti nel cuore della notte la illuminano per intero, decorandola con fumi immobili nell’aria e stridori convulsi. Una volta entrati nel complesso, si ha la sensazione di vivere in un mondo parallelo, misconosciuto ai più.

Questa è la Ferriera di Servola, un mega complesso industrializzato specializzato nella produzione di ghisa, sito a Servola, un rione di Trieste. L’estensione è impressionante: 560.000 metri quadrati, dove spuntano la cokeria, due altiforni, la macchina a calore e l’impianto di agglomerazione.

Poco tempo fa, appena uscito dal carcere dopo una vita dietro le sbarre, Adriano Sofri vi è entrato, narrando per i lettori della “Repubblica” ciò che per i più non esiste. La Ferriera di Servola, infatti, è un involucro semi nascosto, silente. Eppure si può tranquillamente definire “l’Ilva del Nord”. Dopo il mega complesso pugliese è l’impianto siderurgico più grande d’Italia (non a caso nel 1982 la Ferriera venne acquisita dalle Acciaierie di Terni).

Addentrandosi tra le viscere dell’impianto si scoprono pure dettagli inquietanti. Da anni Legambiente si batte con le proprietà che si sono succedute per alzare l’attenzione sull’inquinamento ambientale e i rischi per la salute che la Ferriera provocherebbe. Di recente, poi, è uscita una certificazione commissionata dalla Procura sulla diffusione dei tumori polmonari dal 1974 al 1994 tra i lavoratori della Ferriera. Ebbene, risulta che tra questi l’incidenza è superiore del 50% rispetto alla media degli abitanti del territorio giuliano. In totale sono 2142 gli operai che hanno lavorato nel periodo analizzato, e ben 300 di questi si sono ammalati di tumore. Come se non bastasse, risulta quanto meno strano il fatto che dal 1994 non si abbiano più dati a disposizione, come se la soluzione al problema potesse essere l’insabbiamento di eventuali ulteriori pieghe di verità.

Da parte sua, la proprietà ha sempre ribadito che gli impianti erano e saranno a norma di legge ma è evidente che alla Ferriera le luci sono molte ma per la gran parte fioche, e faticano a illuminare lì dove dovrebbero.

@giulio_serra

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