Torino
Gallerie d’Italia aprirà a Torino un intero museo dedicato alla fotografia
Dopo Milano, Napoli e Vicenza anche la città di Torino avrà le sue Gallerie d’Italia, il polo museale firmato Intesa Sanpaolo. A presentarla sono stati i vertici della banca e lo hanno fatto all’interno del cuore dell’azienda durante una conferenza che si è tenuta a Palazzo Turinetti, storica sede del gruppo.
Nel capoluogo piemontese, le Gallerie d’Italia avranno sede proprio a Palazzo Turinetti che affaccia su Piazza San Carlo, il salotto bello di Torino. Si tratterà di un museo che di estenderà su cinque livelli, di cui tre interrati, e che occuperà una superficie di 7 mila metri quadrati. A progettare il polo museale è stato l’architetto Michele De Lucchi, curatore del progetto con AMDL Circle, ha posto in evidenza che gli spazi espositivi saranno per la maggior parte ipogei, accessibili da una grande scalinata, ritagliata nell’attuale cortile, che porterà luce naturale alla hall di ingresso.
Tema centrale delle esposizioni del polo museale saranno le immagini e le fotografie. Verranno infatti esposti gli scatti fotografici tratti dalle collezioni della Banca, un patrimonio di circa 7 milioni di fotografie realizzate dall’inizio degli anni ’30 del Novecento, fino agli anni ’90. Inoltre al suo interno saranno organizzate mostre temporanee di fotografi internazionali. Nel 2015 Intesa Sanpaolo aveva acquistato per valorizzarlo in quanto bene culturale nazionale l’Archivio di Publifoto Milano, una delle principali e più autorevoli agenzie italiane di fotogiornalismo per ampiezza di produzione di immagini e per organizzazione della struttura. Non si conosce la cifra che Intesa Sanpaolo investirà nel progetto torinese, che prevede anche aree dedicate alla didattica e un laboratorio di restauro, ma si parla di diversi milioni di euro.
«Noi crediamo nella cultura nono solo perché è il principale patrimonio del nostro Paese, ma anche perché è uno strumento produttivo. Per me la produzione non è produzione di oggetti, ma di valore. La cultura produce valori che possono anche non avere contenuto materiale, ma sono valori di utilità, uso e apprezzamento. Questo è il futuro dello sviluppo: produzione di valore, minimizzando l’uso di materiali e di energia», ha dichiarato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.
Un modo, assicura l’amministratore delegato della banca, Carlo Messina, per ribadire anche l’impegno su Torino: «Intesa Sanpaolo oltre a essere il primo datore di lavoro nel territorio piemontese, oltre a dare occupazione a 3 mila persone in città e ad aver realizzato il grattacielo, valorizzerà il più bel punto di Torino con una delle cose più importanti che facciamo nel gruppo che sono le attività culturali». Il museo torinese beneficerà dell’esperienza acquisita da Intesa Sanpaolo con i musei dove la banca espone il proprio ampio patrimonio artistico, 30 mila pezzi che includono reperti archeologici e opere di arte contemporanea.
Nel 2019 le tre sedi di Milano, Napoli e Vicenza hanno accolto complessivamente oltre 500 mila visitatori, con un’attività didattica che ha interessato 84 mila bambini e ragazzi e numerose iniziative per i pubblici speciali (persone con disabilità, che vivono in contesti difficili, comunità straniere).
«Intesa Sanpaolo sta facendo un grande regalo alla città perché significa continuare a investire sull’attrattività della nostra città, quindi flussi turistici che aumentano, e aumenta anche la nostra capacità di avere uno spazio espositivo. Un nuovo luogo dentro il quale si potrà esporre che amplia le nostre possibilità di costruire e offrire offerta culturale», ha commentato Chiara Appendino, sindaca di Torino.
«È una grande prova d’amore per questo territorio. È un atto concreto che si unisce all’investimento che hanno fatto con il polo assicurativo di qualche mese fa. Si dimostra che le realtà private sanno farsi carico anche di necessità sociali e culturali», ha spiegato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte.
Intesa Sanpaolo rafforza così ancora di più la propria presenza nella città di Torino. Dal 2015 oltre 90mila persone hanno visitato il grattacielo di Intesa che si trova a pochi passi dalla stazione di Torino Porta Susa. Non solo dunque i 2mila dipendenti che ogni giorno lo popolano, ma anche turisti e amanti della cultura e del cibo. Si tratta della struttura più alta di Torino dopo la Mole Antonelliana. Questo ulteriore intervento in Piazza San Carlo modificherà visibilmente il salotto della città. I lavori, che partiranno dopo la concessione delle ultime autorizzazioni, dureranno un anno e mezzo circa.
In copertina: foto di Michele d’Ottavio
Photogallery: immagini di Filippo Bolognesi
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