Partiti e politici

Elezioni a Torino: il PD cambia pelle

10 Giugno 2016

La mutazione del bacino elettorale del Partito Democratico è un dato che è stato già riscontrato nelle precedenti elezioni europee 2014 in cui si è verificato il saccheggio dei voti di Scelta Civica, parte di quelli di Forza Italia e parte dei voti anche dai delusi del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, lo studio dei flussi elettorali su Torino elaborati dal CISE riguardanti le amministrative 2016 mostra un significativo cambio della base elettorale del Partito Democratico. Dati che possono essere ampiamente utili per comprendere scenari elettorali che stanno rapidamente cambiando.

Il Partito Democratico non ha subito una débâcle, tuttavia fa fatica a trattenere i propri elettori tradizionali, allargandosi verso aree elettorali di volta in volta differenti. Il caso di Torino è esemplare: il PD ha sostituito in cinque anni oltre il 50 per cento del suo elettorato ed ha perso 95mila voti. Infatti, su 100 elettori di Fassino del 2011 solamente 42 hanno riconfermato il voto, una buona base elettorale (32 elettori su 100) del PD ha optato per la candidata a sindaco Appendino e 14 hanno deciso di astenersi. In pratica, un elettore su tre del centrosinistra del 2011 ha votato per il M5S.

D’altra parte, Fassino e il PD, pur perdendo una grossa fetta elettorale verso il M5S, compensa in parte grazie ai voti provenienti dal centrodestra. Tra gli elettori di questo schieramento nel 2011, 34 elettori su 100 sarebbe andata verso Fassino, mentre 27 elettori su 100 sono sfociati nell’area dell’astensione. Solo una piccola parte di voti si è diretta su Morano, candidato di Lega Nord e Fratelli d’Italia.

A parte la questione prettamente più politica, che vede il Partito Democratico perdere il primato di primo partito in uno dei suoi più preziosi fortini rossi conquistato dal Movimento 5 Stelle, il dato più significativo è la nuova composizione dell’elettorato del PD. Chiara Appendino e il Movimento 5 Stelle, che in cinque anni hanno conquistato 95mila elettori nuovi, hanno prevalentemente aggredito l’elettorato del Partito Democratico: in pratica, l’elettorato della Appendino sarebbe composto dal 67% di ex elettori di centrosinistra, senza aver fatto nessuna breccia significativa tra gli ex elettori di centrodestra. Un grattacapo importante per Chiara Appendino che per vincere deve inevitabilmente cercare di drenare voti a destra. Ad oggi, il Movimento 5 Stelle torinese ha avuto poco appeal nei confronti di questo elettorato. Ad ogni modo, in questi ultimi giorni di campagna elettorale si assiste ad una maggiore attenzione ai temi della sicurezza sia da parte di Fassino, che ha imposto come temi prioritari in vista del ballottaggio, l’incremento dei vigili in strada, delle telecamere e degli sgomberi dei campi rom abusivi, che da parte di Chiara Appendino sotto la bandiera dello slogan di una città “sana, sicura e solidale”.

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