Ambiente

Tutti in motorino: pronti a Milano per lo Scooter Sharing

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28 Ottobre 2014

Dopo Car2Go, Enjoy, Twist ed e-Vai che con il CarSharing Milanese hanno lanciato un nuovo modo di muoversi in città, senza essere proprietari di auto, ora è arrivato il momento degli scooter. Abbiamo assistito all’incontro organizzato nel giardino del Castello di CityTech: al centro un attento e proattivo assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran che ha fatto tesoro di un momento di presentazione pubblica per raccogliere informazioni sul bando del Comune di Milano che aprirà le porte allo scooter sharing, nel dicembre prossimo. L’evento è stato guidato dal bravissimo Federico Ferrazza, vicedirettore di Wired.

Agili, rapidi e comodi gli scooter sono già la normalità per tanti pendolari e professionisti che si devono muovere in una città congestionata dal traffico e “filtrata” dall’area C. Come per il CarSharing, anche in questo caso si punta sulla libertà di utilizzare un mezzo senza averne la proprietà con le relative incombenze di manutenzione, carburante, assicurazione etc… nonché – anche se per gli scooter il discorso è più agevole – di parcheggio.

Ma quali scooter?  Gli scooter a tre ruote vivono il loro momento di gloria in tutta europa. Sono mezzi stabilizzati da una complessa meccanica e che spesso non richiedono nemmeno l’uso del cavalletto. Comodi, sopratutto per chi passa dall’automobile ad un mezzo più pratico, sono però spesso ingombranti e non del tutto agili nel traffico congestionato. Per i puristi della moto sono come gli scooter tradizionali, dei mezzi da guardare male! L’azienda leader degli scooter a tre ruote porta la fascia tricolore del belpaese: è la Piaggio che con l’Mp3 ha conquistato l’europa, sopratutto Parigi, dove si può incrociare o trovare parcheggiato ovunque. Si tratta di ‘un mezzo ibrido, dove il motore elettrico partecipa alla trazione in maniera minore. Ed è Luca Sacchi, Head of Strategic Innovation – a prendere la parola e – riassumendo – esprimere il concetto che ” i mezzi a benzina non hanno i limiti di quelli elettrici, quindi l’Mp3 è la scelta migliore per la città di Milano“. Direi molto democratico: Piaggio, forte delle vendite dell’Mp3, parteciperà al bando di Dicembre per invadere Milano con i suoi scooter a noleggio.

Ma quello che più interessa lo staff di eV-Now! sono gli scooter semplici, minimali ed elettrici: girare la città a bordo di un mezzo scattante e silenzioso è sicuramente il modo migliore di apprezzarne la storia, la cultura e l’architettura in maniera più sostenibile rispettandone ambiente, beni storici ed abitanti. Un modo per avere un settore indipendente dal carburante fossile e per vedere girare mezzi lontani dal solito ronzio dei piccoli motori ad alti giri. Per questo al castello sforzesco ho incontrato la Motit, un’azienda che a Barcellona noleggia scooter elettrici minimali, che comprendono nel noleggio anche il casco e che non richiedono una infrastruttura di ricarica elettrica grazie ad un servizio di cambio batteria che viene effettuato in maniera mobile, controllato dalla centrale operativa ed operato da una serie di furgoni in giro per la città.

Ma la Motit non è la sola azienda interessata allo scooter sharing che intenda utilizzare un mezzo elettrico, abbiamo incontrato diverse realtà, startup, giovani e meno giovani che hanno un’idea innovativa e la voglia di inserirsi in un settore che però – a detta dello stesso assessore Maran – non è affatto semplice e richiede forti investimenti.

NON SERVONO INCENTIVI, perché nel  settore dei veicoli elettrici gli imprenditori però ripetono sempre lo stesso appello: non servono incentivi economici, ma sgravi burocratici. Piuttosto di un’incentivo economico, una burocrazia più semplice, un facile acceso ai progetti, un supporto alle progettualità europee che non arrivi dalle solite camere di commercio, ma cada ancora più dall’alto, in modo da diffondersi meglio.

CHI RIMANE DANNEGGIATO?  da bandi pubblici per lo scooter sharing, che creano interesse diffuso e aziende pronte ad investire, ma la vendita di scooter e moto sarà danneggiata dalla “non proprietà”? lo ha chiesto Ferrazza a Pierfrancesco Caliari, presidente dell’Associazione Nazionale Ancma ottenendo una risposta fortemente positiva: lo scooter sharing avvicinerà il pubblico alle due ruote, dunque il settore delle vendite potrà trarne solamente giovamento.

Non ci resta che aspettare dicembre, con la speranza che gli scooter elettrici possano prendere una forte percentuale del parco di scooter a noleggio meneghino: riuscire ad elettrizzare dove il carsharing ha usato ancora la benzina.

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