Smart city
Ecco Smart Lock di Tim: l’armadietto intelligente per la città del futuro
La Smart City è qui, davanti a noi, come il 5G. Il futuro arriva anche in forma di armadietto. TIM ha infatti avviato un progetto per la digitalizzazione della propria infrastruttura di rete fissa con l’obiettivo di accrescerne ulteriormente la sicurezza. Proprio per questo TIM ha affidato ad Olivetti, polo digitale del Gruppo, la realizzazione del progetto Smart Lock, cioè il programma di rinnovamento tecnologico dei circa 150.000 armadi stradali che supportano la distribuzione della connettività su rete fissa comprendendo tutte le architetture in fibra e rame.
Gli armandietti saranno dotati di serrature elettroniche gestite tramite una piattaforma da remoto e l’introduzione di procedure informatiche, tramite app, per l’autorizzazione all’accesso da parte del personale incaricato degli interventi di manutenzione sull’infrastruttura. Elemento particolarmente distintivo del progetto è la possibilità di ampliare le funzionalità degli armadi dotandoli di un’ampia varietà di dispositivi in grado di interagire con la piattaforma di gestione da remoto. La soluzione prevede infatti l’installazione in ciascun armadio di una unità di controllo locale collegata a sensori Internet of Things, configurabili secondo le esigenze della zona e del momento e utilizzabili per raccogliere e aggregare dati utili alle amministrazioni comunali. Possono essere installati, per esempio, videocamere, rilevatori di parametri ambientali (smog, acustica, elettromagnetismo), hot spot wi-fi , sensori di mobilità, pannelli per l’information point e advertsing.
«Il progetto rappresenta un ulteriore step nell’evoluzione tecnologica della rete TIM e, oltre all’ulteriore efficientamento dei processi di gestione operativa delle attività, abilita lo sviluppo di applicazioni IoT e la diffusione di soluzioni per le Smart City a beneficio delle amministrazioni locali, delle imprese e dei cittadini. Gli armadi stradali di TIM costituiscono infatti una infrastruttura unica in Italia, estremamente capillare per numerosità e rappresentativa della distribuzione della popolazione e delle unità abitative su tutto il territorio nazionale», dichiara Carlo Filangieri, Deputy COO di TIM.
«Le competenze specialistiche in ambito Internet of Things di Olivetti unite alle tecnologie emergenti quali edge computing, analytics e machine learning permettono di trasformare ogni cabinet in un “hub IoT”. Grazie all’utilizzo di sensori si potranno sviluppare nuovi modelli di business e diversi scenari di interesse: dalla rilevazione della qualità dell’aria al conteggio dei flussi di persone, dalla videosorveglianza allo scambio di informazioni con i veicoli a guida assistita. Siamo particolarmente orgogliosi di questo importante progetto, che rappresenta la soluzione IoT complessa numericamente più significativa e su vasta scala ad oggi realizzata end-to-end», afferma Ettore Spigno, Amministratore Delegato di Olivetti.
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