Siena
Caso David Rossi: il mistero delle tracce d’oro sui polsi
Il 6 marzo 2013 David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipita dalla finestra del suo ufficio, cadendo nel vicolo dietro la storica sede della banca. Rossi era il capo dell’area comunicazione di MPS: gestiva milioni di euro in sponsorizzazioni ed era stato per anni stretto collaboratore dell’ex presidente della banca Giuseppe Mussari.
Ranieri Rossi ci racconta la dolorosa e intricata vicenda della morte del fratello David.
David viene trovato morto nel vicolo sotto la finestra del suo ufficio. Per i magistrati di Siena, titolari del fascicolo, Nicola Marini e l’aggiunto Aldo Natalini, fu sin da subito un suicidio.
Due anni dopo una nuova inchiesta, avviata dal pm Andrea Boni, ha messo in risalto lacune investigative della prima indagine.
Esatto, troppe lacune, buchi investigativi e reperti spariti o addirittura distrutti dagli stessi magistrati prima ancora di analizzarli, elementi fondamentali come tabulati e video registrati dalle 12 telecamere mai acquisiti, persone presenti in Mps non convocate né sentite, analisi scientifiche nell’ufficio e nel vicolo dove è stato trovato il cadavere mai compiute.
Ci spieghi
Prima di tutto bisogna capire il delicato momento storico in cui mio fratello perde la vita . La morte di David è avvenuta proprio quando era scoppiato lo scandalo MPS, nel gennaio 2013. I due nuovi amministratori della banca, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, avevano scoperto un buco da circa 200 milioni di euro lasciato dalla precedente dirigenza. Di seguito ci furono le dimissioni dell’ex presidente, Giuseppe Mussari . Le indagini portarono la magistratura alla controversa operazione compiuta dal Monte dei Paschi ,l’acquisizione di Banca Antonveneta, e che portarono al coinvolgimento di molti importanti dirigenti di MPS.
Suo fratello fu interessato dalle indagini?
No, ma una decina di giorni prima della morte aveva comunque subito delle perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta. Questa situazione preoccupò moltissimo David e temeva per la sua carriera professionale.
E questa motivazione convinse ancora di più gli inquirenti sul movente suicidiario?
Esatto, questo nel marzo del 2014. Nel novembre del 2015, su richiesta di noi famigliari e dopo la presentazione di nuove perizie tecniche una grafologica, una medico legale e una sulla caduta del corpo, le indagini furono riaperte.
La procura, però, chiese nuovamente l’archiviazione.
Si, ed è arrivata lo scorso luglio: il gip aveva concluso che nonostante non ci fosse «prova certa oltre ogni ragionevole dubbio della ricostruzione» della morte di David , il suo si doveva ritenere un suicidio. Nelle motivazioni del secondo decreto di archiviazione erano però citati alcuni degli errori commessi nella prima indagine.
Quali sono le perizie che vi hanno convinto sull’ipotesi omicidiaria?
Prima di tutto i video della telecamera puntata sul vicolo dove si impattato il corpo di mio fratello . Dalle immagini si vede il corpo di David cadere nel vicolo dietro la sede storica della banca, in verticale, con il viso rivolto al muro. David era ancora vivo quando si schianta giù dalla finestra , infatti le immagini lo riprendono mentre muove le braccia e la testa, per altri ventidue minuti. I soccorsi sono arrivati quaranta minuti dopo la morte, quindi a un’ora dalla caduta.
A partire da questo video vengono elencate le carenze della ricostruzione effettuata dalla procura e evidenziate invece dai vostro avvocati.
Un nostro consulente ha spiegato ,per esempio ,che un suicidio comporta uno slancio e un abbandono del corpo che invece non sono visibili nelle immagini della telecamera di sorveglianza e, soprattutto, che in qualunque modo l’uomo si fosse lasciato andare dalla finestra si sarebbe verificata una rotazione del suo corpo, che non c’è stata.
Ci sono altri elementi interessanti nel video?
Sì, ad esempio all’inizio del vicolo la figura di un uomo al telefono che, sempre secondo le ricostruzioni del nostro perito , avrebbe visto il corpo. Dall’analisi del video risulta anche la sagoma di un’altra persona che si affaccia per mezzo secondo nel vicolo, quando David era ancora agonizzante. I due uomini in seguito identificati sono Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Filippone è un collega e caro amico di David, aveva l’ufficio affianco a quello di mio fratello.
Filippone assume un ruolo importante nella vicenda.
Si. Era stato allertato dalla moglie di Rossi, Antonella Tognazzi, che non vedeva tornare a casa il marito: a fine pomeriggio David l’aveva avvisata che stava rientrando. Alle 23.18 Filippone ai carabinieri dice: “Sono uscito dal lavoro alle 18, successivamente sono stato contattato dalla moglie di Rossi, la quale non ricevendo risposte dal marito mi pregava di andare a chiamarlo.”Filippone entra nell’ufficio alle 20.30 e vede il corpo dalla finestra. Insieme a lui c’era carolina a cui pero’ Filippone aveva detto di non entrare e di aspettarlo nell’ufficio accanto.
Dopo, cosa succede?
Carolina, alla vista del corpo senza vita di David scappa dalla mamma. Mentre Filippone chiama il 118 ma 15 minuti dopo il tragico rinvenimento. Ritardo non ancora chiarito.
Anche il corpo di David ci racconta qualcosa.
Esatto, ci sono le ferite sul viso di David, i lividi sulle braccia, un ematoma sulla pancia e una contusione all’inguine e quella sul polso in corrispondenza dell’orologio che non sarebbero compatibili con la caduta, e che fanno pensare invece che mio fratello sia stato picchiato prima di cadere.
Una ferita, in particolare, ha suscitato il vostro interesse
Si, si tratta di una ferita sul polso della mano destra di David.
Perché è importante?
Perché in sede autoptica sono state prelevate e analizzate microparticelle di oro.
Come si giustifica la presenza di microparticelle d’oro?
Probabilmente con l’idea di qualcuno che che indossava anelli d’oro , come una fede, e che teneva David penzoloni dalla finestra reggendolo per i polsi.
Quale scenario possiamo quindi immaginare?
È lecito immaginare che qualcuno tenesse David per i polsi dalla finestra con il corpo perpendicolare e con il viso rivolto verso il muro forse minacciandolo, verrà infatti ritrovato con la camicia fuori dai pantaloni . David ha lottato per non cadere giù, lo si può dedurre dalle tracce sui pantaloni e sulle scarpe compatibili con uno strusciamento sul muro e quindi con un tentativo di arrampicata.
Ancora nel video della telecamera di sorveglianza si nota un elemento molto importante per la ricostruzione dei fatti.
Nel video, mezz’ora dopo la caduta del corpo, si vede un oggetto cadere dall’alto. Secondo i nostri avvocati potrebbe essere l’orologio che poi è stato effettivamente trovato nella posizione in cui si è fermato l’oggetto lanciato. Le lancette dell’orologio risultano segnare un’ora successiva alla caduta stessa .
Ci sono stati molti errori irrimediabili durante la prima indagine.
Molti elementi che sarebbero stati utili non sono stati presi in considerazione: non sono stati chiesti i tabulati e i dati delle celle telefoniche dei cellulari transitati nella zona della banca quella sera, non sono stati acquisiti i video registrati dalle 12 telecamere interne e esterne alla banca di quel giorno. I vestiti di David , prima sequestrati, sono poi stati distrutti senza essere analizzati. Non è stato eseguito l’esame di DNA sul corpo di lui, sull’orologio, sui suoi telefoni. E ancora: i fazzoletti sporchi di sangue trovati nell’ufficio di io fratello sono stati distrutti senza essere analizzati, non sono state identificate le persone presenti in banca al momento della caduta di David.
Cosa chiedete voi della famiglia.
Vede, da scienziato , sono un ricercatore biologo, una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile la si raggiunge attraverso il metodo scientifico .Nelle ricerca della verità sulla morte di mio fratello sono state disattesi quei principi che sono alla base della conoscenza della realtà . Andrò avanti affinchè siano rispettati i valori della scienza e della giustizia.
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