Governo

Stadio, giunta e municipalizzate: le prime grane per Virginia Raggi

28 Giugno 2016

Ha scelto un profilo basso, poche apparizioni pubbliche e dichiarazioni sempre misurate. A poco più di una settimana dalla vittoria delle elezioni, il vento a Roma ancora non è cambiato. La pagina facebook pubblica della sindaca Virginia Raggi, “lo ha detto la Crusca che si può dire sindaca ma io preferisco essere chiamata Virginia”, è ancora ferma allo scorso 23 giugno, quando, dopo la cerimonia di insediamento in Campidoglio, si affacciò commossa dal balconcino che si affaccia sui Fori. E nelle riunioni a porte chiuse, intanto, si cercano soluzioni immediate per delineare il futuro della città.

Per giorni, in piena continuità con la campagna elettorale, ha continuato a tenere banco lo stadio della Roma a Tor di Valle. Solo che lo scontro, più che con gli avversari, ha animato il dibattito interno al M5S. Per il neo assessore all’urbanistica Paolo Berdini, l’opera di Parnasi, rimane “uno scempio”, anche se, per il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, l’urbanista sarebbe stato “frainteso”. La posizione ufficiale del MoVimento è un’altra: “lo stadio della Roma può essere una grande opportunità di crescita per la città, a patto che rispetti i principi di legge di fronte ai quali il M5S non transige”.

Virginia Raggi Campidoglio

Dettagli, insomma, in attesa del prossimo 7 luglio, il giorno del primo consiglio comunale a maggioranza 5 Stelle, in cui la squadra che dovrà affiancare Raggi al governo della città dovrà essere pronta. Con l’ex consigliere comunale Daniele Frongia, nuovo capo gabinetto, e Augusto Rubei, portavoce, ai quattro nomi ufficializzati pochi giorni prima del ballottaggio (Luca Bergamo alla cultura, Paolo Berdini all’urbanistica, Andrea Lo Cicero allo sport e Paola Muraro all’ambiente), dovrebbero aggiungersi Flavia Marzano, probabile assessore alla smart City e Laura Baldassarre, responsabile dell’advocacy istituzionale di Unicef Italia, alle politiche sociali. Mentre i tanti no che si sono susseguiti negli ultimi giorni hanno contribuito a lasciare scoperte ancora diverse caselle. Dal bilancio (dove dopo il rifiuto di Marcello Minenna era stata presa in considerazione anche l’ex assessora di Ignazio Marino, Daniela Morgante), fino ai trasporti.

Tutto tace anche nelle municipalizzate. Per ora resiste il board di Acea, mentre in Atac e in Ama la situazione rimane congelata. Nessuna riconferma o proroga per i vertici dimissionari, ma nemmeno nomi nuovi già pronti. “Ho chiesto un report quotidiano su tutte le attività svolte da oggi in avanti”. Al contrario, per l’uscente Raffaele Clemente è stato già individuato un sostituto: Diego Porta sarà, infatti, il comandante ad interim della polizia locale  di Roma Capitale fino al prossimo 31 agosto. Un vigile urbano a capo dei vigili urbani. Per ora, il primo segno della rivoluzione a 5 Stelle.

 

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