Partiti e politici

Sinistra Italiana nostalgica

9 Novembre 2015

Dopo la manifestazione al Quirino credo che alla sinistra (quella sinistra) di Renzi esiste il problema (3). Le truppe cosiddette “di sinistra vogliono realizzare una cosa di sinistra di cui non si capiscono bene i connotati”. Perchè?

Partiamo da SEL: non è riuscito mai a sbocciare e ad attrarre consensi.

L’elettorato di Sel se n’è andato per sempre (alle ultime elezioni ho votato SEL) e non ritornerà più perché sul mercato ci sono offerte politiche più attrattive, come i 5 Stelle, che assolvono alla grande al ruolo di partito antisistema, anche antiamericano, no global, anti austerità e per giunta è un partito di massa, come il Pci di una volta.

O c’è l’alternativa (vicina) di Possibile (5).

Arriviamo a Fassina e D’Attorre. Un ritorno alla classicità, o alla vecchiaia. Quello che è stato partorito al teatro Quirino di Roma è un movimento ibrido ed eterogeneo. Ai fuoriusciti del Pd si unisce infatti Sel che fino a pochi mesi fa prendeva fortemente le distanze dal partito di governo (2).

Quello che si nota è (difatti) un nuovo partito di sinistra “tradizionale” nato da un discutibile compromesso ideologico. Sarà infatti interessante vedere quali saranno le sfumature della convivenza fra i “Falchi” di Vendola, abituati a un modo di fare politica pieno di contenuti ideologici ben marcati, e gli esuli del Pd capitanati da Fassina che provengono da un contesto politico nel quale il compromesso ideologico è stato la locomotiva di tutta la recente attività istituzionale).

Insomma, questa “Cosa rossa” che starebbe nascendo tra Fassina, ex M5S e Sel, personalmente, non è plausibile: ci si vuole convincere che nonostante tutto il PD sia la nave di salvataggio con il quale si intravede la possibilità di governare. Fassina che esce dal PD per “guidare” meglio il PD. Poi SEL che ogni giorno prepara comitati del no (per la Costituzione, per la legge elettorale, etc) e poi resta in fila con il  PD per avere “visibilità politica” a Milano, Cagliari e Roma.

Della serie: cattivi o elefanti in cristalleria quelli che non si alleano con loro (1). E poi ci sono ex 5 stelle che si accorgono di essere di sinistra ma di sinistra filogovernativa con questo governo praticamente di destra.

A me pare una bella crema o minestrone democratico al quale preferisco la coerenza: o sei dentro o sei fuori. Le marmellate, alla lunga, si sfaldano.

In definitiva.

  1. Sinistra Italiana è alternativa al PD o vuole essere una costola “sinistra” del PD?
  2. Sinistra Italiana cerca l’alternativa al renzismo. Bene. Se si dichiara che il centrosinistra non esiste più, perché qualcuno lo ha devastato (dal 2013 e qualcuno sostiene addirittura anche da prima), perché si deve insistere nel realizzarlo?

Poi arriviamo al punto della coerenza.  Negare la fiducia in Parlamento e ribadirla in tutto il Paese non ha molto senso. Lo so che è dura da ammettere, ma iniziare a pensarci, senza offendere nessuno, forse è necessario.

Pertanto, dico che, rispetto la loro discussione e penso che ognuno possa (debba!) fare le proprie scelte, però mi chiedo come si possa immaginare che alle prossime elezioni amministrative i più indignati sotto il profilo politico si alleino con le ragioni della loro indignazione.

Ecco. Anche da queste cose si vedrà se Sinistra Italiana è un’addizione di onorevoli in cerca di rielezione o un attore politico collettivo aperto e utile al futuro partito dell’eguaglianza.

In ogni caso, buona strada a Sinistra Italiana come Forrest Gump quando dopo la malattia cerca di correre, frenato dai mille ferri che si porta ancora addosso. Se ne potrebbe liberare, e diventare un vero maratoneta; o crollare a terra e rimanere li, e ciao (4).

Nota di queste ore: quello che non aiuta (ancora di più) è questa dichiarazione rilasciata da Fassina (6). Della serie come governare e inseguire il terreno della destra e del populismo. Una cosa non di poco conto. Un passo falso (e siamo ancora all’inizio). Non male.

 

d

* * *

(1) “Nichi, perchè la Sinistra è diventata cristalleria” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

(2) “A Milano come un’elefante in cristalleria. Non andrò in quella Sala” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

(3) “Sinistra Italiana nostalgica” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

(4) “I ferri, la Sinistra e Forrest Gump” (Alessandro Gilioli, l’Espresso, 8 Novembre 2015)

(5) “E’ Possibile” (il contributo del blog In fondo a Sinistra per Gli Stati Generali)

(6) “Stabilità, minoranza Pd: «Sopprimere aumento tetto uso contante” (La Repubblica, 9 Novembre 2015)

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