Calcio
Roma all’ultimo respiro, ma all’Olimpico nasce una stella
È stata una battaglia, come promesso. Roma e Monza hanno dato vita a 100 minuti di calcio che hanno emozionato il pubblico.
Alla fine, proprio al 90′ il Faraone El Sharaawy buca la difesa su una tambureggiante azione d’attacco della Roma. Su rimpallo, al centro dell’area di rigore, in mezza rovesciata.
Il Monza ha giocato più della metà della partita in 10, per l’espulsione di D’Ambrosio al 42′, per fallo da tergo su Belotti. L’ex difensore dell’Inter colpisce la palla ma arriva alle spalle e l’arbitro non sente ragioni.
Nel primo tempo malgrado l’ottimo gioco del Monza era stata la Roma ad avere due nitide occasioni da gol, con Di Gregorio sugli scudi. Nel secondo tempo, invece, le ripartenze del giovane Vignato, mettono a soqquadro le geometrie difensive dei padroni di casa.
Controllo, movimenti con la palla al piede che ricordano quelli di Roberto Baggio: Vignato va vicino al gol del vantaggio. Che una delle due squadre giochi con un uomo di meno, non si vede.
La Roma alza i giri del motore e per ben due volte va vicino al gol: prima la traversa su tiro di Lukaku, poi Azmou viene fermato dal palo. Il Monza riparte sempre, gioca bene di rimessa e fa paura alla Roma
Lo si capisce quando arriva il gol del vantaggio. Mourinho prima esulta in modo incontrollato, poi va davanti alla panchina del Monza con il dito davanti alla bocca, come a dire di restare in silenzio; poi fa il segno del bambino che piange. Rosso diretto. Passa un minuto e Caldirola va vicino al pareggio.
Il Monza chiude in attacco. Ha perso, ma ha acquisito una consapevolezza. Se la può giocare anche con le grandi.
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