Partiti e politici

Orfini e Giachetti, abbiate pietà di noi iscritti

25 Marzo 2016

Capisco che, dopo Mafia Capitale, la possibilità di perdere il Comune di Roma sia piuttosto alta e che, dopo il killeraggio mediatico e la defenestrazione di Marino, ogni mezzo sia lecito per portare avanti una campagna elettorale non facile. So anche quanto sia inutile mostrare delicatezza con i grillini, che di norma non risparmiano a noi piddini i loro metodi da squadristi del web.
In politica tutto è lecito, purché non venga mai oltrepassato il limite della decenza e, soprattutto, non si perda mai il senso del ridicolo.

Il fatterello: Virginia Raggi, ex praticante di Cesare Previti e candidata al Campidoglio col M5S ha esposto le sue idee sulla grande multiservizi romana Acea (niente profitti sull’acqua pubblica, abbasso i poteri forti, ecc.) annunciando un cambio di management in caso di vittoria alle comunali. Il titolo subisce un crollo e nel giro di poche ore il Presidente del PD, il candidato sindaco del PD e il giornale del “palazzinaro buono” (perché vicino al PD) incolpano la Raggi della perdita di 71 milioni di euro degli azionisti Acea, tra i quali figura, subito dopo il Comune di Roma, che detiene la maggioranza, il palazzinaro buono testé menzionato. L’impagabile Andrea Romano arriva persino a chiedere l’intervento della CONSOB, nemmeno si trattasse di insider trading.

Aiuto. Davvero Giachetti, Orfini e Romano pensano seriamente che un candidato sindaco non possa esporre liberamente le idee contenute nel suo programma per non influenzare i mercati? Ma che davero? Nelle borse di tutto il mondo, in barba agli organismi di vigilanza, si sperimentano ogni giorno tentativi più o meno riusciti di influenzare i mercati attraverso la diffusione di informazioni più o meno riservate. A volte si tratta di atti involontari (o apparentemente involontari) come quello del viceministro Galletti, che annunciò la vendita – subito smentita – di parte delle quote pubbliche di ENI, causando una flessione simile a quella di Acea. Non ricordo grandi reazioni, allora.

Io davvero non so più come dirlo a Giachetti, a Romano, ad Orfini e a tutti i dirigenti del PD. Cari compagni, noi iscritti facciamo di tutto per difendere questo nostro partito, ma sapete, un giorno ci potremmo anche stufare di prendere gli sputazzi al posto vostro.

Saluti democratici, eccetera.

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