Giustizia
Niente soldi e i bimbi di Rebibbia rischiano di rimanere dietro le sbarre
C’era una volta un pulmino che andava a prendere anche i bambini meno fortunati di Roma, quelli che vivono con le loro mamme nel carcere di Rebibbia, e che li portava all’asilo. C’era e, per il momento, c’è ancora. Ma non si sa fino a quando.
C’era perché a pagarlo era il Comune. Del resto come negare l’asilo a dei bambini che stanno dietro le sbarre solo perché sono figli di mamme detenute? Impossibile (aperta parentesi: bimbi in carcere? Sì, le loro storie le trovate a questo link, sempre su GSG). «Per loro andare al nido è un modo di fatto per sottrarsi al carcere per qualche ora al giorno», dice a Gli Stati Generali Gioia Passarelli, presidente di A Roma Insieme, l’associazione di volontari che da sempre si prende cura dei bimbi di Rebibbia. Eppure. Eppure nel 2015, con la caduta della giunta Marino e l’arrivo del commissario Francesco Paolo Tronca sono cominciati i problemi con i fondi. «Dal 2016 poi più nulla – dice con amarezza Passarelli – e meno male che il parroco di Rebibbia ha attivato la Caritas…».
Già, meno male. Perché il servizio bus per un po’ era stato interrotto. Poi appunto la Caritas, dallo scorso novembre, ci ha messo le persone. La Caritas ci ha messo pure il mezzo. La Caritas, in pratica, ci ha messo una pezza e ha consentito ai bambini di continuare ad andare all’asilo. Ma fino a quando? «Ci siamo mossi anche noi lanciando proprio in questi giorni una sottoscrizione, ma questo è un servizio che deve fare il Comune – dice con veemenza il presidente di A Roma Insieme – perché andare all’asilo per questi bambini è un diritto».
Ma il Comune, per ora, non ha ancora messo mano al portafoglio. A sette mesi dall’insediamento della giunta Raggi, grande è la confusione sotto il cielo di Roma. Ma una cosa, almeno, pareva chiara: i più fragili vanno aiutati sì o sì e insomma «nessuno deve rimanere indietro», ha ripetuto la sindaca a Cinque Stelle in tutte le salse. E allora perché i bambini di Rebibbia dovrebbero rinunciare al nido e rimanere dietro le sbarre?
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