Roma

Marino presenta il suo libro “esplosivo”. Non è politica, è marketing

29 Marzo 2016

L’attesa è tanta. Nei calendari della politica romana la casella di giovedì 31 marzo 2016 è cerchiata di rosso e dentro il cerchio tre parole: “presentazione libro Marino”.

L’ex sindaco di Roma promette un testo “esplosivo, ma niente affatto scandalistico” e ha scelto la libreria Feltrinelli di via Appia Nuova come location della prima presentazione pubblica di “Un Marziano a Roma”, un titolo che evoca Ennio Flaiano ma anche il soprannome che sin da subito gli era stato appiccicato addosso quando muoveva i suoi primi passi da primo cittadino della Capitale. E giovedì pomeriggio – volenti o nolenti – saremo in molti a sintonizzarci sullo show del marziano, a pesare i macigni che si toglierà dalle scarpe e soprattutto a dare una risposta definitiva a quella domanda che aleggia nelle nostre menti da un bel po’ e che suona più o meno così: “Ignazio Marino si ricandida?”

Nel breve video di presentazione, l’ex sindaco svela parte del contenuto della pubblicazione e parla di una città dove – grazie al suo lavoro – sarà possibile tornare a investire. Una lettura oltremodo ottimista che potrebbe però svelare un sottotesto: “chi arriverà dopo di me, avrà vita facile”. Forse un messaggio al “suo” PD e a Giachetti, il candidato attualmente favorito nella corsa al Campidoglio, ma anche una linea politica per suoi “marziani in movimento”, che anche qualora non dovessero riaverlo come candidato, dovranno diffondere il verbo alzando il libro come i mormoni durante le loro prediche.

Carte alla mano, Ignazio Marino ha più di un buon motivo per non candidarsi. A parte le vicende giudiziarie che comunque faranno il loro corso, le possibilità che riesca a raccogliere un consenso a doppia cifra sono davvero remote, perché prima del sindaco mandato via dal notaio c’era il sindaco più impopolare della Roma moderna (quindi non valgono riferimenti a personaggi vissuti nel I secolo D.C.). C’è poi il libro, edito dalla Feltrinelli, che pare conti già 25mila ordini e che lo vedrà molto impegnato in eventi e presentazioni. Non ultima questione il logoratissimo rapporto tra Marino e il Partito Democratico, ovvero quello che è ad oggi – ma da venerdì probabilmente non più – il suo partito. Al marziano, che verosimilmente svelerà ciò che più gli conviene di quello che è stato il “dietro le quinte” della politica romana nei due anni in cui è stato sindaco, in questo momento giova di più essere una spina nel fianco del PD che affrontare una campagna elettorale che sarebbe tutta in salita. Ovviamente non è detto che queste valutazioni siano condivise dall’interessato, che non essendo nuovo ai colpi di teatro, nelle prossime ore potrebbe presentarsi con un simbolo, una lista e annunciare dodici futuri assessori.

Volendo malignare, ma forse neanche più di tanto, il “libro esplosivo” di Marino sarà un po’ la sua liquidazione. Una buonuscita che andrà ben oltre le vendite delle copie in libreria e le apparizioni televisive: sarà la definitiva consacrazione del marziano, un personaggio destinato a restare ancora per qualche tempo nel circo mediatico, raccogliendone tutti i potenziali benefici. E la scelta di lanciarlo in piena corsa per il Campidoglio – che l’autore si candidi o meno – va letta in questa ottica: non è il libro che serve alla campagna elettorale, è la campagna elettorale che serve al libro. Volendo semplificare il concetto, “non è politica, è marketing”.

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