Roma
Mafia Capitale, Storace e il mistero delle dimissioni di Zingaretti
Meno di dieci giorni fa le dimissioni a sorpresa del capo di Gabinetto Maurizio Venafro, indagato per il tentativo di turbativa d’asta relativo ad una gara d’appalto per l’acquisto del servizio Cup (il Centro Unico Prenotazione), in cui erano coinvolte coop legate a Salvatore Buzzi. Ieri l’autoassoluzione dell’avvocatessa Elisabetta Longo dal 2013, alla guida della Centrale Unica degli appalti della regione Lazio, la quale con una lettera smentiva le voci che la vedevano indagata nell’ambito della stessa inchiesta. Oggi, infine, i rumors sempre più insistenti sulle sue possibili dimissioni.
Non sono proprio giornate facili per Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio dal marzo 2013, l’uomo chiamato a ripulire la regione dopo gli anni bui di Renata Polverini. L’inchiesta di Mafia Capitale, tuttora in corso, e le voci ormai incontrollate su imminenti, quanto ipotetici, avvisi di garanzia in arrivo, hanno di fatto paralizzato diversi settori dell’amministrazione, creando più di qualche imbarazzo al presidente, che sulla trasparenza e sulla legalità aveva incentrato tutto il suo impegno politico, arrivando a inserire nel listino (che ora è confluito quasi interamente nel Pd) anche un generale dell’Arma dei Carabinieri, Baldassarre Favara.
Il protocollo di “vigilanza collaborativa” sulle gare e gli appalti della Regione Lazio, siglato lo scorso febbraio con l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, rappresenta una garanzia per il futuro, ma è il passato recente a costituire un’incognita. Secondo Francesco Storace, attuale consigliere regionale, la seconda ondata di arresti, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che sta azzerando la politica romana, potrebbe costringere Zingaretti alle dimissioni. L’ex governatore, che nella sua nota prende nuovamente in esame la posizione della Longo, ne è quasi sicuro: “i bombardamenti giudiziari su Mafia Capitale punterebbero su un’équipe a lui non distante”. Storace pare essere abbastanza informato, a talpunto, da indicare anche la data delle dimissioni: quella dell’8 aprile. Notizie esatte intercettate da Storace o sparate da vecchio Externator? Lo sapremo presto: giusto il tempo di digerire l’abbacchio. Rigorosamente alla scottadito.
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