Lo vedi, ecco Marino, la sagra c’è dell’ipocrisia

Tutta la vicenda della cosiddetta Mafia Capitale sta assumendo sempre più i contorni della pochade, più che della questione di primaria importanza, come dovrebbe essere.
I protagonisti si alternano sul proscenio recitando copioni in cui per primi loro non credono, trasformando ogni soluzione annunciata in un rilancio verso un futuro sempre più nebuloso.
Eppure, se invece di questa melassa gelatinosa che ci ostiniamo a chiamare politica italiana, ci si trovasse in un contesto anche poco più onesto intellettualmente, tutti avrebbe il loro bel daffare per impedire di far precipitare tutto.
A cominciare dal sindaco Ignazio Marino, che invece di sventolare dita in segno di vittoria (o di necessità urgenti, non si è ancora capito) dovrebbe fare l’unica cosa che non solo non ha fatto, ma neanche annunciato.

Approfittare delle ipocritiche dichiarazioni di appoggio incondizionato da parte di Der Kommisar Orfini rilasciate nei giorni scorsi, per svuotare la sua giunta di esponenti del PD e mettere al loro posto cittadini romani che se la sentono davvero di mettersi contro il Sistema Mafia Capitale. E che ci provi il gruppo di maggioranza relativa a sfiduciarlo in aula. Qualora succedesse, lì avrebbe la legittimazione a dimettersi “contro” il Sistema e a ricandidarsi con l’obiettivo di rinnovare davvero la gestione amministrativa capitolina, piuttosto che lasciare il pallino in mano a burocratichini come Orfini o ad apprendisti stregoni come i Cinquestelle.

Ma anche in questa mancanza di iniziativa politica, si vede la distanza siderale tra questo sindaco e figure come quella di Ernesto Nathan. Lui si che avrebbe saputo come fare, di fronte a certe infiltrazioni e a certe ipocrisie. Certo anche Marino potrà dire alla fine del suo mandato, come Nathan , “Hanno tentato di tutto ma una cosa non hanno mai osato: offrirmi denaro”. Ma i motivi, come da intercettazioni pubblicate, sono certamente diversi.

Playlist
The Bad Plus – 1972 bronze medalist
The Rolling Stones – Street fighting man
Jorge Ben – Camisa 10 da Gàvea
Slade – I won’t let it happen again
Peter Gabriel – Mercy street
Depeche Mode – Policy of truth
Oasis – Cast no shadow