Roma
L’indagata Virginia Raggi, il codice etico per salvarla e quel “fratello di…”
Quando il 2 gennaio scorso sul “sacro blog” del comicoleader Beppe Grillo fece la sua comparsa il “nuovo codice etico” del Movimento 5 Stelle, in molti lo definimmo “codice salva Raggi”, alludendo a una più che probabile iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Roma per la nomina dell’ex capo del personale Raffaele Marra, arrestato il 16 dicembre con l’accusa di corruzione. Non c’è quindi da meravigliarsi se il primo pensiero della povera Virginia, vedendo “giungere” a passo svelto l’invito a comparire a lei inviato dalla Procura di Roma, sia stato quello di avvertire il capo e la proprietà del suo partito, prima ancora che i suoi concittadini.
Nel frattempo, dalle indagini degli inquirenti sarebbero emersi nuovi elementi, molti dei quali contenuti nelle famose chat con tanti omissis dove l’ex fedelissimo dell’inquilina del Campidoglio sembra profilarsi come il burattinaio di tutta l’allegra combriccola. In particolare, ciò che potrebbe aprire una vera e propria “questione morale” nel Movimento 5 Stelle, è la fondata ipotesi che il sindaco risultasse a conoscenza dell’aumento di stipendio con relativo cambio di ruolo concesso da Raffaele Marra a suo fratello Renato, nomina poi revocata dopo il parere negativo dell’Anac. Un bel caso di nepotismo vecchia maniera insomma, di quelli assai comuni in quell’Italia dove l’allora comico Beppe Grillo si esibiva sulla Tele+ di Silvio Berlusconi. Staremo a vedere. Un avviso di garanzia non è certo una condanna di terzo grado e un’indagine per abuso d’ufficio può coinvolgere con una certa facilità chi amministra un comune, piccolo o grande che sia. Questo ormai sembra che lo abbiano capito anche gli autoproclamati “paladini dell’onestà”, gli stessi che un tempo che sembra ormai lontanissimo chiedevano le dimissioni di Ignazio Marino per due scontrini, per intenderci. Tuttavia, la vicenda è un ennesimo capitolo (quasi secondario) della disastrosa esperienza pentastellata alla guida di una Capitale sempre più paralizzata e degradata.
Rattrista, infine, non poter leggere i commenti degli eletti del Movimento 5 Stelle su ciò che sta accadendo a Roma. Proprio oggi – con un sospetto tempismo – sul “sacro blog” è stata imposta loro la censura: tutto ciò che vorranno dire dovrà essere vagliato dall’ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello, Rocco Casalino e dagli altri responsabili della comunicazione. Un vero peccato: sarebbe stato davvero interessante conoscere il pensiero di una stridente voce critica come la senatrice Paola Taverna. Possiamo solo sperare che in questo frenetico girotondo di strette parentele torni ad esprimersi la sorella Annalisa…
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