Partiti e politici

Le primarie del Pd romano e l’incubo dell’affluenza

6 Marzo 2016

Il tanto temuto crollo totale per ora non c’è stato, ma ancora è presto per festeggiare e col passare del tempo aumenta anche la preoccupazione. Le primare del Pd non hanno scaldato il cuore del popolo di centrosinistra e l’obiettivo, a poche ore della chiusura dei seggi, è quello di limitare al massimo i danni.  Riuscire a eguagliare il numero dei votanti del 2013, circa 100 mila persone, rimane un’impresa praticamente impossibile, ma la quota di “pubblica decenza”, fissata a 50 mila, che nel 2013 venne toccata intorno alle 14, sembra ancora a portata di mano, per quanto poco consolante se rapportato agli oltre 60 mila che un mese fa votarono alle primarie di Milano.

Dal profilo Facebook ufficiale della competizione, l’invito ad andare ai gazebo è costante: “Non avete ancora votato? Forza, prendete l’ombrello, c’è tempo fino alle 22”. Nonostante la mattinata di sole, i numeri continuano a preoccupare. “Dalla federazione – spiegano ai seggi – è partita una telefonata nel primo pomeriggio: non fornire alcuna indicazione sul numero dei votanti, specialmente ai giornalisti”. L’ultimo dato ufficiale è quello delle 11, secondo cui i votanti,  sono stati circa 20 mila, distribuiti negli oltre 190 seggi, dove sarà possibile votare fino alle 22 di questa sera. Intorno alle 18 e 30, il numero dei votanti sarebbe arrivato a 40mila. La pioggia che ha colpito la città intorno alle 20 di certo non ha aiutato. Diversi sono i  gazebo rimasti al buio, tanto che, come a Borghesiana, i responsabili sono stati costretti alla chiusura del seggio con un’ora di anticipo.

seggio borghesiana primarie Pd

Verso le 17 e 30, Roberto Morassut aveva parlato di dati insoddisfacenti: “Facciamo appello, in queste ultime ore prima della chiusura dei seggi, ad aumentare gli sforzi per favorire una più alta partecipazione alle operazioni di voto – ha scritto in una nota l’ex assessore all’urbanistica – Infatti, alle ore 17.30, i dati da noi registrati, indicano un’affluenza di circa 30mila votanti, che rappresentano un dato non soddisfacente”.

 Secondo alcune indiscrezioni, la maggior parte dei votanti si concentrerebbe nella città consolidata,  mentre, nelle periferie, come in quella est, sarebbe in atto un vero proprio crollo del consenso, fra circoli deserti e gazebo vuoti, “rispetto al 2013 sta votando un terzo delle persone”, racconta un esponente del Pd. I sei candidati in gara, Roberto Giachetti, Roberto Morassut, Chiara Ferraro, Stefano Pedica, Domenico Rossi e Gianfranco Mascia con il suo orso, hanno già tutti espresso il loro voto, nell’attesa che arrivino i risultati finali.

 

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