Roma

C’è un po’ di Alemanno nel “raggio magico” di Virginia

29 Giugno 2016

Sulla nomina di Daniele Frongia a Capo di Gabinetto da parte del neo sindaco di Roma, Virginia Raggi, si è già scritto molto, forse anche troppo. In fondo, che ci sia o meno una relazione amorosa tra i due è mero argomento di gossip. Un chiacchiericcio utile solo a spezzare la noia sotto alcuni ombrelloni del litorale laziale in questo primo weekend lungo che apre ufficialmente la bella stagione, magari in attesa di qualche più succosa paparazzata sul tema: “la calda estate grillina, tra scie chimiche hot e funivie amorose”.

Ma l’uomo che guidava la twizy blu – l’auto elettrica da cui è scesa la sindaca nella sua prima uscita ufficiale – non avrà potere di firma sugli atti a causa dei vincoli imposti dalla Legge Severino. La notizia importante è che quella funzione sarà invece svolta da Raffaele Marra, ex ufficiale della Guardia di Finanza e vecchia conoscenza degli uffici del Colle Capitolino. Marra, già fedelissimo di Gianni Alemanno dai tempi in cui era Ministro dell’Agricoltura, seguì l’ex sindaco in Campidoglio dove fu nominato direttore delle Politiche Abitative. Successivamente, sbarcò alla Regione Lazio sotto l’ex presidente Renata Polverini. Parliamo dunque di un esponente di punta di quella destra che non ha certo brillato negli anni in cui ha guidato la città e la regione.

Frongia, che nel frattempo ha sporto querela per le illazioni sulla presunta love story con Virginia, ha minimizzato così le limitazioni alla sua funzione: «Il Capo di Gabinetto non è, oggi, così come in precedenza, un direttore che firma atti amministrativi; è il responsabile dell’indirizzo politico-amministrativo del Comune e riveste un incarico di natura preminentemente fiduciaria del Sindaco». Sarà… Nel frattempo, spero che non mi costi una querela il fatto che scrivendo di lui non riesca a non pensare al povero Andrea Severini, il romantico ex marito della prima cittadina della Capitale, che da giorni legge su tutti i principali organi di stampa delle sue presunte corna a cinque stelle. Ora anche qui. Come sono insensibile.

Ma a parte il gossip, non si può non constatare che i grillini e le destre siano un connubio ormai sdoganato, dai rapporti ormai consolidati tra il movimento e Casa Poundall’ingresso di un uomo come Marra nel “raggio magico” di Virginia. Una storia che in fondo si ripete, basta rileggere cosa scriveva Velio Spano nel 1946, parlando dei dirigenti del “Fronte dell’Uomo Qualunque”, l’antenato del Movimento 5 Stelle: “sono tristi speculatori delle sventure d’Italia, torbidi giocolieri che tentano di riesumare il fascismo vestendolo da pagliaccio”.

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