Roma

Caro Emanuele, non sono d’accordo: quella scritta non va cancellata

13 Settembre 2017

Caro Emanuele,

non sono per niente d’accordo con l’idea di ancellare la scritta Mussolini Dux dall’obelisco al Foro Italico (nato Foro Mussolini, anno 1932) a Roma.

Anzi, io ci porterei le classi “di ogni ordine e grado” in visita, e spiegherei ai ragazzi chi era e cosa ha fatto questo Mussolini Dux.

Farei vedere l’obelisco con la scritta e racconterei di quando i bambini e i ragazzi come loro erano costretti al sabato a indossare una ridicola uniforme e a sfilare nello stadio lì accanto col moschetto di legno, per fare felice Mussolini Dux.

Mentre altri bambini e ragazzi come loro non dovevano andare a sfilare, ma erano costretti ad abbandonare le scuole che frequentavano, perché così voleva Mussolini Dux.

Poi spiegherei che quei ragazzi che sfilavano col moschetto di legno pochi anni dopo furono mandati in Russia a morire col moschetto di ferro e le scarpe di cartone, perché Mussolini Dux doveva fare felice il suo amico Hitler Führer.

E racconterei che nel frattempo quegli altri ragazzi, quelli che non sfilavano, dopo essere stati cacciati dalle scuole erano stati razziati dalle loro case sabato 16 ottobre 1943, trasferiti alla stazione ferroviaria Tiburtina, caricati su un convoglio composto da diciotto carri bestiame che giunse al campo di sterminio di Auschwitz il 22 successivo. Il tutto ad opera degli aguzzini di Hitler Führer aiutati dagli sgherri fedeli a Mussolini Dux.

E che soltanto in diciassette su oltre mille deportati riusciranno a sopravvivere, e tra questi nessun bambino.

Questo tu lo sai benissimo Emanuele perché tutta la tua famiglia fu mandata a Fossoli e poi ad Auschwitz, e sopravvisse solo tuo papà Nedo, grande testimone della Memoria.

Ecco, non cancellerei quella scritta sull’obelisco. Come non ricoprirei la pavimentazione a mosico finto romana che lì accanto ripete ossessivamente duce duce duce…

Perché la Memoria non si cancella, ma si deve scolpire profonda nelle menti e nei cuori di chi rischia di perderla, o di non averla mai posseduta.

E di dimenticare o proprio ignorare chi fosse questo Mussolini Dux, e quanta morte e desolazione ha portato all’Italia, meno di 100 anni fa.

Un caro saluto e un abbraccio al tuo papà,

Marco

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