Moda & Design

Parigi Fashion Week: Très chic!

6 Marzo 2024
Sulle passerelle francesi del prêt-à-porter, il comune denominatore è un inno all’eleganza che trae origine e ispirazione dai fasti dell’alta moda transalpina. Dalle trasparenze seducenti di Saint Laurent, passando per il Noir di Maison Valentino,alla celebrazione della pelle da Hermès, l’amarcord di Deauville da Chanel e la narrazione della infanzia e dell’età adulta con i suoi trip da Miu Miu, ecco il meglio visto negli ultimi giorni nella Ville Lumiére

 

 

 

 

Parigi- Cala il sipario anche sulla Settimana della moda di Parigi, per le collezioni  femminili del  prêt-à-porter autunno-inverno 2024. Dopo Milano, la moda corre, ricorre e scorre sotto l’ombra affascinante della Tour Eiffel. Come sempre i riflettori non potevano non essere puntati sulle grandi maison francesi che non deludono le aspettative. Resiste il successo riscosso dagli italiani alla direzione creativa di Giambattista Valli,  Pierpaolo Piccioli per Valentino, Maria Grazia Chiuri per Dior e per la collezione Miu Miu della signora della moda italiana: Miuccia Prada.

 

Da Valentino, Pierpaolo Piccioli porta in passerella “Noir”, una collezione focalizzata essenzialmente sul colore che rappresenta l’eleganza per antonomasia: il nero. Tutto lo ricorda, lo esalta e ne regala il potere di seduzione impareggiabile. Dal make up alle acconciature, scarpe e borse e altri accessori di femminilità, parlano in versione dark. In nero, sono le giacche, i pantaloni palazzo con vita alta e taglio maschile, i vestiti sexy e trasparenti, alternati a paillettes, cappotti maxi, ricami, balze e giochi di luce magistralmente disegnati e realizzati, per un effetto gloss unico. Il rossetto nero, la marcia in più per la prossima stagione fredda.

 

Paco Rabanne, presenta vestiti e tailleur con stampe di tanti colori, abiti che sono dei foulard, con contorni asimmetrici, impunturati di cristalli e nude look.

 

Giambattista Valli si dedica alla dolcezza molto raffinata delle declinazioni del rosa, dalla nuance più antica per arrivare al color salmone. Capispalla tempestati di stampe, minidress, o alle caviglie con cinte di cristalli, vestiti pieni di perle o paillettes per splendere.

 

Elie Saab , riesce a importare nella moda di tutti i giorni, parentesi felici di haute couture, puntando sul contrasto mitico tra il bianco e il nero della vita. Ma anche Ricami e motivi floreali per donare un allure fluttuante e magico.

 

Da Saint Laurent, Antony Vaccarello, riprende la genialità del fondatore di una delle case di moda più famose del mondo, Yves, riproponendo una collezione fatta di bellezza e charme  sopraffini. Turbanti che avvolgono il capo, abiti come una seconda pelle, nei colori del deserto, caldo, polveroso, terroso, selvaggio ma ammaliante ed impossibile da non ricordare per la sua immensità. Il quid? il drappeggio come tratto distintivo in ogni vestito.

 

L’animalier, reinventato da Maria Grazia Chiuri per Dior, si dipana alla perfezione tra il marrone caldo e dorato ed il nero. Ripreso anche nelle borse, scarpe, occhiali da sole.

 

Al Grand Palais Éphémère di Parigi, Chanel sfila con la collezione disegnata da Virginie Viard. Prima direttrice creativa donna dopo Coco, che sembra quasi essere presente in sala, trasformata per l’occasione nella spiaggia di Deauville, con un video di apertura in cui Penelope Cruz e Brad Pitt interpretano una scena del famoso film “Un uomo, una donna“, il film con Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignan, diretto da Claude Lelouche nel 1966, quando proprio a Deauville si incontrano i due protagonisti, intessendo una relazione. E nel 1913 Gabrielle Chanel,  proprio a Deauville, località alla moda in Normandia, inaugurò la sua boutique, per allietare le vacanze dell’aristocrazia francese e non solo. In questa collezione, capi realizzati con una impronta mascolina, per raccontare i soggiorni invernali in riva al mare. Ed ecco i caban a spalla larga, vestaglia alle caviglie, cappotti con cintura annessa, che coprono abiti in tweed. Le gonne hanno le pieghe, culotte o croppoed per i pantaloni. Le maglie di lana dei marinai, o con stampe di Deauville, le camicette di seta, i colli midi, le spine di pesce impresse, i top a balze e la risacca spazza via, cullandola, la malinconia e la nostalgia dell’estate che arriverà. I colori sono il rosa, l’arancio, l’azzurro che si sposano a meraviglia con le nuvole e le schiarite del cielo della Normandia. Ma spazio anche al marrone ed al dorato. Le borse iconiche ed i cappelli a falda larga, le sciarpe di seta multicolor e gli stivali con tacco fino al ginocchio o alla coscia.

 

Presso la Garde Républicaine, sede della scuola equestre della gendarmeria a cavallo, Hermès, su un set nero, battuto dalla pioggia inscenata in modo impeccabile, parla di pelle, centauri e seduzione. Con rigore ed entusiasmo.

 

Miu miu, invece, porta in passerella come in un copione cinematografico, il trascorrere della vita.

“Questa collezione parla di vita, di esperienze espresse attraverso gli abiti. Tra l’infanzia e l’età adulta intercorre uno spazio che mi affascina: è il momento in cui si forma il carattere. Questa è una collezione che parla di quei momenti personali e individuali”, commenta Miuccia Prada. Le attrici Kristin Scott Thomas e Àngela Molina insieme a modelli di professione e a interpreti della vita reale, sfilano per offrire una sorta di clessidra ideale che incarna le varie fasi dell’esistenza umana. Dalla libertà infantile, che si raffigura con scarpine con gli occhietti a punta tonda, i vestitini di panno e i collant in lana , o i cappottini sartoriali minimal, e le e i camici tipo grembiule che delinea i fianchi. Ai cardigan in seta e cashmere, le gonne in popeline e shearling che emulano la pelliccia.

Ancora, per l’età adulta, i cappotti sartoriali, il tubino nero e una collana di perle, i guanti leather con borsetta sotto il braccio o gli abiti in seta modellati come guaine in jersey di cotone.

 

Nicolas Ghesquière, festeggia la sua prima sfilata per Louis Vuitton andata in scena il 5 marzo 2014, sempre nella stessa location, il Cour carrée del Louvre, con un pubblico da 4 mila posti. I sontuosi stivali e tra le mani, la versione bag degli iconici bauli da viaggio. Dieci anni che si celebrano, con silhouette dallo stile manga di neoprene e futurismo connesso ad un bisogno di approdare  in un avvenire misterioso, portandosi dietro tutto il meglio del passato.

Très Chic!

 

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