Parigi

Parigi, come funziona e cosa comporta lo stato di emergenza

14 Novembre 2015

Parigi si ferma. Scuole, biblioteche, musei,  teatri, piscine e palestre, municipi resteranno chiusi oggi 14 novembre, all’indomani del terribile attacco che ha ucciso oltre 120 persone, ne ha ferite circa 180, di cui 80 sono gravi. Nelle ore immediatamente successive agli attentati il presidente Francois Hollande ha annunciato lo stato di emergenza, emanato attraverso un decreto del Consiglio dei Ministri, riunitosi proprio stamattina. Una misura straordinaria, varata nel 1955, a cui la Francia ha fatto ricorso finora 4 volte: nel 1961 durante” il putsch dei generali” ad Algeri, nel 1984 in Nouvelle-Calédonie, nel 2005 per le rivolte nelle banlieue e oggi.

Cosa comporta? Grazie al provvedimento il prefetto ha il potere “di impedire la circolazione di persone e veicoli nei luoghi e nelle ore fissate dal decreto e di istituire delle zone di protezione o in cui imporre regole per la sicurezza di chi ci vive, e proibire il soggiorno in tutto o in parte del dipartimento di qualsiasi persona cerchi di ostacolare , in qualsiasi modo , l’azione di governo”.

Il prefetto ha anche il potere di stabilire un coprifuoco, di vietare viaggi e disporre gli arresti domiciliari per alcuni individui. A questo proposito il segretario generale dei Repubblicani, Laurent Wauquiez, ha chiesto che le 4000 persone che vivono in Francia, sorvegliate per terrorismo, siano collocate nei centri di reclusione anti terrorismo.

Il prefetto può inoltre autorizzare la chiusura dei luoghi pubblici, come i teatri, i bar, le sale riunioni. Può decidere di controllare la stampa, le pubblicazioni, le radio, le proiezioni cinematografiche e le rappresentazioni teatrali. Infine, con il decreto, le autorità amministrative hanno il diritto di praticare perquisizioni, giorno e notte, e la giustizia militare può essere dichiarata competente. Trascorsi 12 giorni, ci sarà bisogno di una legge per prolungare lo stato di emergenza.

 

Fonte: Liberation

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