Parigi

Parigi Fashion Week: si celebrano bellezza e libertà, strizzando l’occhio al passato!

Il meglio delle passerelle della settimana della moda prêt-à-porter in quel di Parigi. Con gli stilisti italiani che continuano a mietere successi

12 Marzo 2025
Giambattista Valli.
Balenciaga
Vivienne Westwood.
Valentino.
Tom Ford.
Yves Saint Laurent.
Miu Miu.
Dior.
Chanel.

Parigi- Quello che abbiamo visto sulle passerelle della Parigi Fashion Week per le collezioni femminili autunno-inverno 2025/2026 del prêt-à-porter, rispecchia un concetto chiave rispetto alla moda: tornare a vestire bene, in libertà e senza costrizioni, strizzando l’occhio al passato. Lo sanno bene gli stilisti italiani che ormai da diversi anni strappano applausi in Francia, consolidando posizioni di successo nella patria dell’haute couture.

Come Maria Grazia Chiuri alla direzione creativa di una griffe storica del calibro di Dior, che ripercorre il processo di metamorfosi raccontato nell’Orlando di Virginia Woolf, celebrando anche i suoi illustri predecessori alla guida della maison, come Galliano e Gianfrancò Ferrè, l’architetto della Moda italiana. Ed allora, ecco colli scultura e maniche svolazzanti, trench e tanto bon ton. Per una idea di eleganza, sobria, raffinata, spiritosa, ribelle ma anche romantica.

Alessandro Michele, al suo secondo appuntamento con il prêt-à-porter per Maison Valentino, sceglie di riprodurre una location molto particolare, come quella di un bagno di servizio, vaporizzando in aria una nebbia sottile e luci color rosso scarlatto, colore distintivo del brand, per creare appunto una atmosfera intima, introspettiva dal sapore delicato e sensuale. A significare come dinanzi allo specchio della nostra toilette, riusciamo a svestirci di maschere indossate nel quotidiano, sfoggiando la nostra vera essenza. Body di pizzo, gonne con cinturini in vita, sneakers con il logo di Valentino ben in vista, diventate già un must per la prossima stagione autunno-inverno, grazie alla collaborazione commerciale siglata con Vans, marchio molto in voga tra i giovani di tutto il mondo.

Giambattista Valli, eccellente coutorier, italiano purosangue, presenta una collezione pronta per essere indossata, con l’intenzione di concedere alla donna la libertà di potersi accarezzare, in un mondo dominato da volgarità ed eccessi, dove rileggere il proprio baricentro, diviene essenziale. Per cui linee pulite e asciutte senza troppe sovrastrutture. Colori pastello e tessuti fluidi che conferiscono naturalezza e annientano i formalismi sterili.

Tom Ford, viene celebrato nei sui codici fastosi degli anni ’90, attraverso gonne dritte di seta, giacche dal taglio minimalista ed erotismo accennato molto sensuale, nelle trasparenze, nei colori, negli accessori presenti che impreziosiscono i vari accostamenti.

Alexander McQueen, riporta sulla breccia lo stile dandy dell’epoca della Regina Vittoria, nero in tutte le salse, con inserti soft-rock e punk-chic. Lunghezze e misure contenute e mai stonate.

Vivienne Westwood, omaggia invece l’eleganza inglese, avvicinandola ad accessori importanti che ammorbidiscono gli spigoli di uno stile rigoroso e mai volgare, con i quadrettati, i maxi orecchini di perle, i colori accesi.

Da Louis Vuitton, si sceglie di viaggiare. La passerella è allestita in una ex stazione ferroviaria privata, dove modelli e modelle mixano stili totalmente opposti tra loro, stringendo però borse, bauli e valigie capisaldi di una delle casa di Moda famose in tutto il mondo per la creazione di pelletteria di lusso adatta appunto al Viaggio.

Hermès, si reinventa attraverso la sua immancabile pelletteria, i suoi richiami raffinatissimi al mondo dell’equitazione, bordando giacche, completi e trench di pelliccia e tanta sobrietà.

Miu Miu, disegnata dalla Signora della Moda italiana, Miuccia Prada , in questa Parigi Fashion Week, porta in passerella una donna che vuole interrogare ed interrogarsi proprio sul concetto di femminilità. Alternando accostamenti bon ton, cappotti con inserti di pelliccia, ad altri più casual, ma senza mai rinunciare a dettagli indispensabili per essere sempre eleganti e gentili: i merletti, il pizzo, la lingerie intravista.

Balenciaga, fresco di collaborazione con Puma, riesce ad incastrare alla perfezione l’abbigliamento extralusso con quello sportivo. Attraverso la creazione di una linea apposita destinata già a registrare un boom di vendite.

Ma, sulla passerella sella settimana della Moda di Parigi, esalta e ripropone il Nero. Il colore dell’eleganza per antonomasia che sa di normalità, che veste da sempre tutti i ruoli e le situazioni, viene reinterpretato da Demna, nelle vesti di impiegati di ufficio, prima vestiti inamidati e poi con look assolutamente spettinati, così come anche e soprattutto le donne, che indossano pellicce eco ma dal volume over, tanto nylon per i piumini cofirmati appunto proprio con Puma, per evidenziare l’importanza del tessuto tecnico che piace a molti.

Chanel, appone sullo sfondo della passerella, illuminata dal Sole che filtra dal tetto di vetro, un maxi fiocco, come tributo ad una collezione che parla di tutto quanto il mondo ha imparato a conoscere ed amare grazie al genio creativo di Mademoiselle Gabrielle Chanel, per tutti Coco. Il tweed di lana immancabile, prende il colore del bianco e del nero o di entrambi bordati in un contrasto favoloso; così come pure i colori pastello che avvolgono il corpo su minigonne di lana e maxi stivali, o slipdress di pizzo e veli che si popolano di fiocchi e perle. Le perle poi rivestono scarpe groffate, borse, vestiti, maglieria e capelli come appunto i nastri. Lo stile inconfondibile di Chanel non delude mai.

A chiudere la Parigi Fashion Week per le collezioni femminili del prêt-à-porter per il prossimo autunno-inverno 2025/2026, la sfilata firmata da Anthony Vaccarello per Yves Saint Laurent, che porta in passerella le formidabili gesta dell’immenso Yves, estimatore sopraffino della bellezza e della moda al femminile. Sono di scena gli anni ’80 e ’90, per le proporzioni ed i colori che brillano, come il rosa corallo, il fucsia, il giallo ocra ed il blu azzurrato. I top ricordano la lingerie, alcuni abiti invece sono più morigerati, la vita è bassa, le cinture si annodano in vita come fiocchi, la gonna è a ruota e lunga, di tessuti consistenti e strutturati. Il pizzo seduce in tutte le nuances, comprese quelle terrose.

 

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