Musica

Mannarino dal vivo al Teatro Geox, Padova, 1 aprile 2017

4 Aprile 2017

Mannarino dal vivo al Gran Teatro Geox è stata una sorpresa. Sabato 1 aprile mi aspettavo una situazione differente, più rustica, una gestione del palco da piccola locanda di periferia. La dimensione che il romano canta da sempre: quella vicina alla gente, periferica, i vissuti degli ultimi, a margine di un tempo e di una condizione che per loro pare non cambiare mai.

Invece la scenografia era stupenda, un tripudio di proiezioni diverse che, sullo sfondo di una macchina industriale, celebravano l’anima delle canzoni. I brani hanno spaziato dai più recenti a quelli passati, accaldati da una pizzica in chiusura messa a suggellare lo spirito “popolare” dell’artista. Del popolo oltre che per temi anche per numeri: sotto la volta del teatro la gente era numerosa e cantava, ballava, osservava divertita la band, composta di numerosi strumenti; batteria, percussione, “coro femminile”, chitarre, sitar, contrabbasso ecc.. La qualità tecnica di certo non mancava!

Denis Ulliana live photographer – Dr.Denis photo
Fonte: Gran Teatro Geox Facebook page

Riprendiamo però la volta del Geox: nell’oscurità ricordava la cupola di una chiesa, sottolineando la linea di demarcazione fra sacro e profano che Mannarino tratteggia sempre nei pezzi. Si sta sempre in bilico tra lo sporco della realtà che ci circonda e la ricerca di un senso maggiore al tutto; nei dettagli, nelle passioni fugaci, in quei brividi di vita cosi intensi e rapidi da apparire pura immaginazione. Ricordi sbiaditi di una notte insonne.

Questa, per chi scrive, è la forza culturale della sua produzione e delle esibizioni dal vivo: una festa continua, sudata, riposante, carioca di colori dai toni mediterranei ai toni brasilani, nel 2017. Influsso che lo stesso cantautore conferma in una recente, ricca, intervista per Rockit.

Ascoltare Alessandro fa stare coi piedi per terra, perché dà il senso della terra: la realtà, le sue forme, i profumi e l’amarezza. Non è una semplice ubriacatura ma un simposio di sentimenti contrastanti; l’amore per un ottimo vino d’annata che fa male allo stomaco ma rende liberi di esprimersi, tornando autentici.

I piedi a terra però spiccano il volo. Le passioni di pancia liberano l’essenza repressa, rinchiusa in noi, dalle effimere e ipocrite regole sociali, le quali tacciano le esistenze al margine come male e non come possibilità di scoperta. Il confine è sempre l’inizio del viaggio.

Mannarino ne sa qualcosa, lui e sua band(a).. Il biglietto d’ingresso è il ticket to ride per una viaggio (musicale) oltre confine. Pellegrini narrabondi sulle rotte del meridione, delle americhe, della Mezzaluna Fertile e della seta.

Lontana quella voglia di morire..

Denis Ulliana live photographer – Dr.Denis photo
Fonte: Gran Teatro Geox Facebook page
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