New York
10+1 cose da fare a New York a sant’Ambrogio
Sant’Ambrogio a New York, per gli italiani, e’ ormai l’equivalente dell’agosto a Formentera – soprattutto quest’anno visto il calendario favorevole. Ecco un breviario utile per non ricadere nelle solite cose viste e riviste (magistralmente descritte in questo vecchio classico dell’internet) e poi fare un figurone alla macchinetta del caffe’ (senza nemmeno essere costretti a simulare un sequestro).
1) Lychee Martini al Verlaine
Nel bar del Lower East Side che da quando divenne una location di Sex and the City e’ oggetto di culto, il Lychee Martini non e’ solo il cocktail preferito di Samantha: e’ un biglietto di sola andata verso l’ubriachezza molesta – il cui conto a New York e’ sempre salato, in qualunque ambito della vita lo si debba saldare. Da provare prima delle 10 di sera, quanto in happy hour costa solo 6 dollari.
Ricordate che “Martini” in America indica il tipo di bicchiere, e non c’entra niente col Martini la bevanda.
2) Il Piano’s
Se il Lower East Side e’ considerato l’ultimo quartiere underground di Manhattan, il merito e’ proprio del Piano’s – il locale dove comincio’ la carriera di Madonna e poi quella di Lady Gaga. E’ a un tiro da tre dal Verlaine per una devastante combo Lychee Martini + Fireproofed (un nome, un programma).
Provata questa, il vostro inglese diventera’ magicamente perfetto.
3) Brooklyn
Mentre i produttori TV italiani sognano ancora di rifare Sex and the City, Sex and the City ha ormai piu’ di 15 anni e nel frattempo a New York e’ cambiato tutto. I quartieri alla moda sono tutti a Brooklyn: Greenpoint, Dumbo, Crown Heights ovvero le location di shows come Girls, Broad City, Full Disclosure eccetera eccetera. Lasciate perdere il triangolo burino Apple Store-Tiffany-AberCrombie sulla Fifth Avenue a Manhattan – visto anche il casino sotto la Trump Tower – e andate a scoprire il vero significato della parola gentrification.
4) Korzo’s
A proposito di Brooklyn. Su ogni libro, guida, free-press o numero di Time-Out la domanda e’ sempre la stessa: qual e’ il miglior hamburger di New York? Per noi non ci sono dubbi: da Korzo’s, a Park Slope (Brooklyn) su 5th Avenue e 20th Street (circa).
Tra l’altro, se siete li, potete andare a piedi al Greenwood Cemetery, che e’ il cimitero piu’ grande degli Stati Uniti, e magari proseguire fino a Sunset Park – il parco piu’ multi-etnico di New York da cui si ha la migliore vista possibile su Manhattan.
5) Oltre Brooklyn: Astoria e il Museum of Moving Images
Il museo meno cagato tra gli italiani in visita a New York e’ invece un posto da visitare assolutamente. A parte i cimeli, come il copione di Taxi Driver corretto di suo pugno da Robert De Niro con la famosa scena dello specchio in cui grida “are you talking to me?”, ospita una divertente sezione interattiva dove potrete doppiare con le vostri voci i classici del cinema americano o cambiare gli effetti sonori di Terminator. C’e’ anche una sezione con i videogiochi piu’ famosi degli anni ’80-’90 che potrete giocare gratuitamente e senza limiti di tempo.
Il museo e’ ad Astoria, nel Queens: simile a Brooklyn, solo piu’ economico e con un coefficiente di sfiga piu’ alto: diciamo che se Brooklyn e’ Milano, Astoria e’ Torino.
6) Speak Easy
Sono i bar ispirati ai tempi del Proibizionismo. Nascosti nelle cantine o nel retro di farmacie e negozi di hot dog gli speak easy sono un modo per assaggiare cocktail che – pur costando un occhio della testa – meritano di essere provati. Un po’ di nomi: Back Room ancora nel Lower East Side (nella foto), Weather Up a Brooklyn e soprattutto l’Apotheke nel cuore di Chinatown. La clientela e’ composta in larghissima parte da coppie che si sono conosciute su Tinder, quindi se avete propositi bellicosi vi consigliamo di saltare direttamente al punto 7.
7) Le Bain
Il Meatpacking District di Manhattan e’ come Corso Como di Milano sotto steroidi. E’ il Quartier Generale dei Giusti dove il dress code e’ abbastanza rigido e prevede camicia, giacca e scarpa nera: insomma, il look che avete usato all’ultima Festa dell’Unita’ dovrebbe andare bene.
E’ anche una delle poche discoteche di New York con una programmazione elettronica degna di questo nome (le altre sono l’Out Put o la Good Room) e a differenza che a Milano eviterete di imbattervi in Vieri ubriaco che vi vuole fare i numeri di magia con le carte. Da provare – soprattutto se vi hanno snobbato su Tinder.
8) Via della Pace
Quel vostro amico vi ha detto che in quel certo posto fanno “la pizza piu’ buona di New York” e voi dovete provarla per forza. Occhio, perche’ ogni new yorkese ha la sua personale concezione della “pizza piu’ buona di New York”, e l’intero concetto di cibo italiano – declinato dagli Americani – assume dei contorni paranormali: basti pensare che per pepperoni intendono il salame piccante.
Il “Via della Pace” nell’East Village rappresenta secondo noi l’opzione migliore. I proprietari sono romani doc, quindi attenzione se siete cattolici praticanti: scoprirete perche’ al primo piatto che cade.
9) Comedy Cellar
Vi ricordate quanto Luttazzi faceva morire dal ridere? Ecco, qui era dove veniva a copiare le battute. La leggendaria cantina del Village e’ passata in pochi anni da locale di nicchia ad attrazione mainstream – al punto che per andarci bisogna prenotare con qualche giorno di anticipo. I migliori stand up comics americani si esibiscono qui settimanalmente, e non e’ raro che gente come Louis C.K. o Kid Rock spuntino dal nulla a fine serata per provare materiale nuovo sul palco. Se anche la vostra conoscenza dell’inglese non e’ impeccabile, non importa: la maggior parte del pubblico capisce quanto vuoi, essendo composta in larga parte da turisti.
Un posto da non perdere, soprattuto perche’ una volta fatto il confronto tra questo e Colorado Caffe’ troverete finalmente il coraggio per cominciare a pianificare seriamente l’espatrio.
10) Bushwick
Il cuore di Brooklyn eppure un mondo a parte rispetto a Brooklyn, Bushwick e’ piu’ simile a un quartiere di Berlino che a uno di New York. Nelle zone piu’ a Est, tra l’altro, e’ uno dei pochi posti rimasti in cui New York e’ ancora la vecchia New York degli anni ’80, quella dove siete costretti a chiedere al vicino di posto in metropolitana se puo’ cortesemente smetterla di urinarvi sulle scarpe. A parte questi inconveniente e’ pieno di graffiti e di street art, di bar che pero’ sono anche cinema (Syndacate) oppure di bar che pero’ sono anche bocciofile (Union Hall). Da andare per capire come sarai’ il quartiere Isola di Milano tra una ventina d’anni.
https://www.youtube.com/watch?v=Q2poC56ycWA
10+1) Eataly
A New York, andare da Eataly e’ per gli Italiani quello che il pellegrinaggio a Medina e’ per tutti i mussulmani. Soltano da Eataly si prende definitiva consapevolezza di cosa voglia dire oggi, nel villaggio globale 2017, essere Italiani. Soltanto qui si capisce come e’ considerato realmente il nostro Paese nel mondo e come di conseguenza ci vedono gli stranieri. Vi consigliamo di entrare in quello tra la Quinta e la Ventritreesima a Manhattan, addentrarvi all’interno fino al banco dei salumi, e respirare profondamente, restando fermi per una manciata di minuti, origliando le conversazioni dei turisti che, imitando la pronuncia italiana, si dicono “buongiiiorno”, “mamamia”, “mi piaci Italia” mentre azzannano un pezzo di culatello o una robiola, agitandosi e gesticolando come, a loro dire, fanno gli italiani mentre parlano.
Una Disneyland di italianita’ sterotipata ed iperbolica dove al posto di Paperino e Topolino troverete voi stessi. Buonisimo!
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